I lavori

Tecnocall, dal Comune dell’Aquila un documento a sostegno dei 110 lavoratori

Consiglio comunale, approvato un documento a sostegno dei lavoratori del call center Tecnocall. Ok anche al nuovo regolamento dei pascoli e alla demolizione e ricostruzione dell’ex sede del centro di calcolo Univaq

Consiglio comunale, approvato un documento a sostegno dei lavoratori del call center Tecnocall. Ok anche al progetto per la demolizione e la ricostruzione dell’ex sede del Centro di Calcolo Univaq.

Il Consiglio comunale ha approvato il progetto dell’Università dell’Aquila per la demolizione e ricostruzione dell’ex sede del centro di calcolo dell’ateneo, nel centro storico del capoluogo. È prevista la realizzazione di un’area di archivi al piano seminterrato e spazi polifunzionali al piano terra e al primo piano. La destinazione del fabbricato, una volta completato, sarà quella di uffici aperti al pubblico per il ricevimento degli studenti e la gestione delle attività amministrative dell’università. “Si tratta di un intervento molto significativo – ha spiegato l’assessore alle Politiche urbanistiche, Francesco De Santis, che ha proposto la deliberazione -. Da un lato, infatti, contribuirà alla riqualificazione del centro storico post sisma e dall’altro l’ateneo, con il quale si conferma una collaborazione strettissima e di spessore, potrà contare su uno spazio importante per l’esercizio delle sue attività”. L’Assemblea ha inoltre votato all’unanimità un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori del call center Tecnocall che si trova nella frazione aquilana di Monticchio. Il documento è stato illustrato dal presidente del Consiglio comunale, Roberto Santangelo, che ha sottolineato la condivisione di tutti i consiglieri. Si tratta di 110 occupati, tra lavoratrici e lavoratori, che gestiscono il servizio di assistenza clienti del Mercato di Maggior Tutela di Roma Capitale per conto di Acea spa.

“L’ordine del giorno – dichiara il presidente Santangelo – ha l’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali attuali che sono messi a rischio dalla perdita dei volumi di traffico conseguenti sia al processo di migrazione dei clienti verso il mercato libero, che all’ulteriore migrazione anche degli utenti domestici. Non possiamo permettere che scelte prese su altri territori ricadano negativamente sui lavoratori della nostra città, pertanto – prosegue Santangelo – ho ritenuto opportuno dare subito una risposta celere e concreta alla richiesta dei sindacati CGIL, CISL, UIL, con questo ordine del giorno. Considerando che, ad oggi, nessuno strumento di salvaguardia è stato approvato a tutela dei 110 lavoratori – ha specificato il presidente Santangelo – si è ritenuto opportuno, con il documento approvato, impegnare il sindaco dell’Aquila a farsi portavoce e promotore, anche presso il governo nazionale, di trovare soluzioni normative volte a garantire la continuità lavorativa del personale impiegato al servizio e a promuovere, sempre come Comune dell’Aquila, un emendamento alla conversione in legge del decreto legge n.48 del 4 maggio 2023 recante ‘Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro’, volto all’applicazione dell’istituto della clausola sociale per salvaguardare tutti gli occupati nella gestione di attività di maggior tutela nei contact center attualmente titolari di attività in fase di graduale transizione. Anche nella risoluzione di questa criticità – conclude Santangelo – siamo dalla parte dei lavoratori e delle loro famiglie, affinché neanche un posto di lavoro venga perso nella nostra città”.

Approvato il regolamento per la disciplina dei pascoli

Valorizzazione del territorio, sviluppo delle attività economiche di riferimento, corretta gestione dei demani civici e tutela della biodiversità. Questi alcuni degli obiettivi principali che si prefigge il regolamento per la gestione per la disciplina dei pascoli del territorio comunale dell’Aquila, approvato oggi all’unanimità dal Consiglio comunale. Il regolamento, che tiene conto anche delle prerogative delle amministrazioni separate di beni di uso civico, in considerazione della vastità delle aree di questa natura, disciplina anche le modalità di gestione e le attività di pascolo, riservando una parte specifica alle procedure di assegnazione ai privati.
“È stata decisiva la collaborazione a tutti i livelli – ha commentato l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Taranta, durante il suo intervento in aula –. Ora è importante che questo strumento venga osservato a livello generale, sia per quanto riguarda i terreni comunali, sia per quelli di uso e demanio civico che vengono gestiti dalle asbuc (alcune delle quali, attraverso le loro proposte, hanno offerto un contributo determinante per la redazione finale del regolamento), in modo tale che tutti gli allevatori del nostro territorio possano avere parità di accesso e uguali condizioni per poter lavorare nel modo più proficuo”.

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