Cinema Massimo, si blocca il recupero: criticità nel progetto

La Soprintendenza segnala criticità nel progetto di recupero del Cinema Massimo: si blocca il secondo lotto dei lavori
Criticità sul progetto di recupero del Cinema Massimo, il progetto si blocca.
Dopo il completamento del primo lotto dei lavori di messa in sicurezza del Cinema Massimo, nel 2020, nuovi ostacoli frenano il progetto. Questa volta il problema sono le criticità segnalate dalla Soprintendenza sul porticato, sulle rifiniture e sull’esterno dell’edificio tutelato che si affaccia su Corso Federico II. La struttura era stata danneggiata dal sisma del 2009 ed ora la pratica per i lavori di recupero del secondo lotto sarà costretta, quantomeno, a rallentare.
I nodi vengono illustrati nella relazione del Responsabile unico del procedimento, Pierluigi Seccia, diffusa lunedì mattina nel corso della seduta del Consiglio comunale e già oggetto di scontro tra maggioranza e opposizione.
Come ricorda Il Centro, il secondo lotto prevede la ristrutturazione della sala storica e la realizzazione di ulteriori tre sale. Il progetto definitivo era stato consegnato dallo studio tecnico incaricato della redazione il 27 dicembre scorso. Il Comune dell’Aquila ha, quindi, convocato al conferenza dei servizi per l’acquisizione dei pareri necessari all’approvazione del progetto esecutivo, ma il 31 marzo è arrivata la richiesta di integrazioni da parte della Sorpintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, con segnalazione di tre criticità.
La nuova scalinata prevista comporterebbe la “trasformazione sostanziale del carattere spaziale e costruttivo” del portico monumentale. Stop, inoltre, alle demolizioni della scala d’ingresso, galleria con balaustra con elementi a foglia, battiscopa in marmo grigio e rivestimenti ondulati “tali elementi definiscono la configurazione spaziale e figurativa del Cinema Massimo […] e pertanto la loro rimozione non risulta coerente con le esigenze di tutela”. Infine, la terza criticità è l’impatto visivo nel panorama del centro storico che avrebbero i pannelli a copertura delle macchine.
Lo scorso 8 maggio si è tenuto un sopralluogo, da parte di tecnici comunali e della Soprintendenza, per individuare possibili soluzioni in merito alle criticità segnalate nel progetto: al termine dell’incontro è stato redatto un verbale inviato alla funzionaria della Soprintendenza da sottoscrivere entro il 16 maggio, ma al momento non è ancora arrivata una risposta. Così ha fatto sapere il Rup.
Intanto l’opposizione chiede una riunione della Commissione consiliare di Vigilanza per far luce sulla situazione dei recuperi dei luoghi di cultura, in particolare il Teatro comunale e il Teatro San Filippo.