Intossicazione da cloro a Verdeaqua, patteggia uno degli imputati

7 giugno 2023 | 18:26
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Intossicazione da cloro a Verdeaqua, patteggia uno degli imputati

Intossicazione da cloro a Verdeaqua: patteggia una delle indagate, condannata a 3 mesi e 6 mila euro di ammenda. La pena è stata sospesa. L’altra imputata andrà a processo con rito ordinario.

Ha patteggiato una delle imputate a processo per l’intossicazione da cloro fuoriuscito dalla piscina a Verdeaqua. I fatti risalgono a ottobre 2018.

Le indagini sono state portate avanti dal sostituto procuratore Fabio Picuti. Una delle due imputate, ex presidente della cooperativa Verdeaqua, ha patteggiato una pena di 3 mesi e 6 mila euro circa dei ammenda; la pena è stata sospesa. Era difesa dall’avvocato Roberto Madama, mentre l’altra imputata, ex vice presidente della società che gestiva la piscina, andrà a processo con rito ordinario e sarà difesa dall’avvocato Fabrizio Giancarli.

L’indagine era partita a seguito della querela presentata dall’avvocato di parte civile Gianluca Museo, del foro aquilano, che difende una ragazza vittima dell’intossicazione avvenuta a seguito di uno sversamento di cloro utilizzato per sanificare l’acqua della piscina.

I presenti, allarmati dal forte odore, si erano accorti immediatamente della fuoriuscita e la piscina era stata evacuata. La giovane difesa dall’avvocato Museo si era trattenuta in vasca per far uscire dei bambini che stavano facendo lezione. Durante le operazioni di sgombero della piscina aveva cominciato a tossire violentemente lamentando dolore e bruciore agli occhi. Anche altre persone presenti si erano sentite male tanto che fu richiesto l’intervento di un’ambulanza. La ragazza, dopo le prime cure, era stata ricoverata in osservazione breve intensiva; nel referto era stata evidenziata una “laringotracheite da intossicazione chimica” con una prognosi di 15 giorni.

Secondo quanto accertato durante le prime ispezioni, la fuoriuscita di cloro “sarebbe stato il risultato di una serie di omissioni risalenti negli anni sullo stato dei locali, sulla mancata valutazione del rischio, sulla non adeguatezza del personale addetto alla manutenzione degli impianti, in quanto a parere degli stessi investigatori, non formato attraverso corsi ad hoc. Di qui l’ipotesi di reato di lesioni, contestata dalla Procura.

Verdeaqua, due indagate per l’intossicazione da cloro