Abruzzesi nel mondo

Maria Fosco, Orsogna sognata nel cuore della Grande Mela

Per la rubrica "Abruzzesi nel mondo", Maria Fosco, fiera custode dell'emigrazione chietina negli USA.

Per la rubrica “Abruzzesi nel mondo”, Maria Fosco, fiera custode dell’emigrazione chietina negli USA.

Tra le donne di origine abruzzese negli Stati Uniti, certamente Maria Fosco emerge da anni come figura emblematica della sua comunità orsognese a New York.  Quest’ultima è sempre stata tra le più fiere custodi della grande emigrazione chietina negli Usa, che dalla fine dell’800, da Orsogna, ha portato migliaia di suoi figli nel grande Paese nordamericano, ora oltre il doppio dei suoi attuali 3.660 abitanti. In particolare nella più grande metropoli a “stelle e strisce”, essi si sono concentrati nel quartiere Astoria, nel Queens, di N.Y. riproponendo lì sempre lo schema del “Little Abruzzo“, su base familiare ed etnica, che risultava una forma di difesa e di sostegno tra immigrati. Qui fin da giovane, Maria Fosco, ne ha interpretato l’anima costitutiva, con i suoi genitori e parenti, Filomena e Antonio, emigrati dal borgo di Orsogna, alla fine degli anni’50. Gli studi all’Hunter College dell’University of New York, laureandosi in Storia, a metà degli anni ’80, specializzandosi cosi sulla disciplina degli Affari Internazionali. Già nel 1986 entrò nell’ “Italian American Institute“, per i programmi amministrativi della sua comunità. Un intensissimo lavoro di promozione della cultura italiana in America, cresciuto in maniera esponenziale negli Stati Uniti, dopo decenni di emarginazione e di dispersione del suo patrimonio storico, etnico e linguistico. Per questo il Presidente Giorgio Napolitano, le conferì il titolo di “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, anche con altri riconoscimenti, come quello, in memoria del leggendario poliziotto italo-americano, Joe Petrosino. Nell’ottobre del 2017 lo stesso Consiglio Regionale dell’Abruzzo, guidato dall’allora Presidente Giuseppe Di Pangrazio, in visita a New York, per il tradizionale “Columbus Day“, incontrò tutta la fierissima comunità orsognese, guidata proprio dalla infaticabile Maria Fosco, con la sua Associazione “Orsogna MAS”, insieme al nuovo Club Orsogna, ripercorrendone la gloriosa storia, con i tanti personaggi autorevoli che ha espresso, anche con il compianto Giuseppe Angeli, eletto parlamentare italiano, per la circoscrizione dell’America Meridionale, insieme agli altri d’origine abruzzese, affermatisi in tutti i campi. In particolare sono degni di nota i tratti distintivi della guida professionale della Prof.ssa Fosco e anche la natura stessa degli organismi associativi, che ne sottolineano sia il carattere d’identità propria, molto spiccata, che i suoi obiettivi di studio, ricerca e salvaguardia dell’originale storia, alla prova difficile del passaggio alle generazioni successive, rispetto a quella dei primi emigranti. Una tematica cruciale, anche in vista dell’anno prossimo, del “Turismo di Ritorno“, che ne diventerà una prova decisiva. In tal senso la sensazione che forse altrove si vadano preparando meglio a questo appuntamento, rispetto a quanto è dato sapere da parte della Regione Abruzzo e del suo Cram, un organo consultivo sì, ma forse mai così statico, nelle sue proposte. Questo perché i processi da sollecitare sono molteplici e pluridirezionali, anche con risorse consistenti dello Stato Centrale, che si rischia di far utilizzare solo per altre Regioni. In più si dovrebbero attivare “governance” più coordinate, tra le varie nostre comunità nel mondo, su ambiti complementari, partendo sempre dalla conservazione del prezioso patrimonio culturale di ognuno, stimolando anche il Museo Regionale dell’Emigrazione, di Introdacqua (AQ), intitolato al grande poeta Pascal D’Angelo. che proprio a New York non trovò “fortuna e gloria”, spegnendovisi il 13 marzo 1932.In tal senso bisognerebbe dare un respiro storico a questa complessa tematica migratoria, valutandone tutti gli aspetti, come fatto nel recente convegno promosso, presso la Camera dei Deputati, dall’On.Fabio Porta, parlamentare italiano eletto all’estero, su: Diaspora, Italicità’, Cittadinanza e Sviluppo “Un confronto su come l’Italia può rilanciarsi nel mondo attraverso le nostre collettività all’estero e l’apporto della global community italica, che vive dentro e fuori i confini del Paese”. A questo interessante dibattito, si sono registrati anche i pregevoli interventi accademici abruzzesi, con l’economista Nicola Mattoscio, (anche come Presidente dell’Associazione “Abruzzo nel Mondo”) e della geografa Carmen Bizzarri, dell’Università Europea di Roma, su due cruciali questioni, che tengono insieme la storia delle migrazioni: Un complesso di azioni sinergiche nel “villaggio globale “, dalle politiche di promozione culturale, religiosa e turistica, promosse a partire dal comune di Orsogna, per far vivere lo stesso rito dei TALAMI, ovvero dei quadri biblici viventi, che sfilano per il borgo dopo la SS. Pasqua, a cui contribuiscono tutte le comunità orsognesi nel mondo. Un paese di tolleranza, d’accoglienza e di pace, in memoria della stessa SHOAH, avendo salvato molti ebrei durante l ‘ultimo conflitto mondiale.

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