Cronaca

Appalti truccati a Pescara, parla Lorenzo Sospiri: “Contestata manifestazione a cui ho preso parte con altri candidati”

Appalti truccati al Comune di Pescara, tra gli indagati Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale, che dichiara: "Dalle carte non emergono addebiti a mio carico. Sono a disposizione degli inquirenti"

Mazzette e droga in Comune a Pescara in cambio di appalti. Coinvolto nell’indagine anche il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, che conferma la notizia annunciata dalla stampa e dichiara: “Mi vengono contestati i dettagli organizzativi di una manifestazione elettorale a cui sono stato invitato ai tempi della mia candidatura al Parlamento: manifestazione che non prevedeva un costo e che ha visto la presenza di altri candidati”.

PESCARA – Lorenzo Sospiri sulla notizia dell’avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti truccati a Pescara. “Apprendo solo ora, con la consegna formale dell’avviso di garanzia a mio carico, i fatti che mi vengono addebitati dalla Procura della Repubblica. Nello specifico mi vengono contestati solo i dettagli organizzativi di una manifestazione elettorale svoltasi in occasione della mia candidatura al Parlamento italiano lo scorso settembre. Manifestazione alla quale mi sono trattenuto pochi minuti, in cui, va detto, non ero l’unico candidato invitato o presente in uno spazio privato, non a uso esclusivo, e soprattutto non l’ho organizzata io. Spero di poter chiarire presto i dettagli della circostanza confermando, come ieri, la mia totale disponibilità”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri in riferimento agli atti notificati.

“Il fatto contestato – ha detto il Presidente Sospiri – riguarda una manifestazione pubblica, organizzata in uno spazio privato non a uso esclusivo, con i cittadini con i quali abbiamo svolto delle riflessioni politiche in vista della campagna elettorale in corso. Una manifestazione che ha visto la presenza di altri candidati. Per quanto potessi sapere, la manifestazione non prevedeva un costo e nessuno infatti mi ha chiesto un pagamento al quale, altrimenti, avrei senza dubbio provveduto personalmente. Durante l’evento non ho chiesto contributi elettorali, non ho chiesto che si organizzasse la stessa manifestazione elettorale alla quale sono stato invitato, al pari degli altri, e soprattutto non ho chiesto che qualcuno pagasse per me. Dalle carte non emerge alcun addebito a mio carico sulle accuse generali riferite a presunte corruttele o consumo di sostanze stupefacenti. Resto a disposizione degli inquirenti per poter chiarire i contorni della vicenda”.

Questi i dettagli dell’indagine, andata avanti per circa due anni da parte della Guardia di Finanza

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