Lutto

Morte Silvio Berlusconi, il cordoglio della politica: “Ha scritto la storia degli ultimi 30 anni”

Morte Silvio Berlusconi, l'addio del mondo politico. Giorgia Meloni: "Era un combattente". Marsilio: "Ha impedito che L'Aquila, dopo il sisma, diventasse città fantasma"

Si è spento Silvio Berlusconi. Dopo il nuovo ricovero al San Salvatore, l’ex premier è venuto a mancare all’età di 86 anni. L’addio della politica a uno degli assoluti protagonisti dell’ultimo 30ennio politico italiano.

Silvio Berlusconi era soprattutto un combattente. Era un uomo che non aveva mai avuto paura a difendere le sue convinzioni e sono stati quel coraggio e quella determinazione a farne uno degli uomini più influenti della storia d’Italia, a consentirgli di imprimere vere e proprie svolte nel mondo della politica, della comunicazione, nel mondo dell’impresa. Con lui l’Italia ha imparato che non doveva mai farsi imporre dei limiti. Con lui noi abbiamo combattuto, vinto, perso, molte battaglie e anche per lui porteremo avanti gli obiettivi che, insieme, ci eravamo dati. Addio Silvio”.
Questo il videomessaggio di Giorgia Meloni, che saluta Silvio Berlusconi.
Il leader di Forza Italia si è spento questa mattina, lunedì 12 giugno, al San Raffaele. Era tornato in ospedale lo scorso 9 giugno, per un nuovo ricovero: già fra aprile e maggio scorsi Berlusconi aveva trascorso 45 giorni di ricovero nell’ospedale milanese per curare una polmonite, complicanza di una leucemia mielomonocitica cronica. Questa mattina sono arrivati in ospedale tutti i quattro figli di Berlusconi e suo fratello Paolo.
Lutto nella politica italiana, numerosi i messaggi di cordoglio arrivati dai rappresentanti istituzionali da tutta Italia. L’Abruzzo e L’Aquila non potevano mancare, tra il ricordo e la riconoscenza per quanto fatto dall’allora premier dopo il sisma del 6 aprile 2009.

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“Con Silvio Berlusconi scompare uno statista e un imprenditore che ha saputo guidare l’Italia, unendo l’intero centrodestra e tracciando un percorso che ancora oggi vede, con Giorgia Meloni alla guida del Governo, unità di intenti. Gli abruzzesi hanno avuto modo di conoscerlo soprattutto in occasione del terremoto dell’Aquila, quando, con Bertolaso a capo della Protezione civile, ha saputo attuare una linea di interventi che ha impedito che il capoluogo della nostra regione divenisse una città fantasma. Oggi esprimo il cordoglio a nome personale e dell’intera giunta regionale per la sua scomparsa”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Silvio Berlusconiamava L’Aquila. Così il sindaco Pierluigi Biondi, che aggiunge: “Se oggi la città è in grado di guardare al futuro e si è rialzata dopo il devastante terremoto del 6 aprile 2009 lo si deve anche grazie alla sua tenacia, al suo impegno e alla sua visione prospettica delle cose. Capì sin da subito la gravità di quella tragedia per cui il governo di centrodestra dell’epoca stanziò oltre dieci miliardi, fondamentali per gestire l’emergenza e le prime fasi di ricostruzione in 57 comuni dislocati su tre province abruzzesi, con centomila sfollati e, purtroppo, 309 vittime.
Dieci anni dopo quegli eventi il presidente Berlusconi è tornato in questa terra e con commozione e sincero trasporto ricordò quei giorni drammatici, rivendicando con orgoglio un’operazione senza precedenti nella storia del nostro Paese, con 4500 alloggi per dare un tetto sicuro a oltre 20mila persone e scuole pronte a settembre: iniziativa cruciale e determinante che ha consentito di scongiurare il pericolo di spopolamento di questa terra. Ha creato un modello che funziona, sicuramente migliorabile ma che ciecamente si è scelto di non seguire in occasione di altre calamità naturali che hanno colpito l’Italia e che, invece, potrebbe essere una delle chiavi di volta per superare la crisi generata dall’alluvione in Romagna.
Ricordo che fu tra i primi a chiamarmi nel 2017, in occasione della mia prima elezione a sindaco, per congratularsi per la vittoria elettorale, mostrando quelli che erano alcuni caratteri distintivi della sua personalità: affabilità e confidenzialità, grazie alle quali è stato possibile instaurare un rapporto di reciproca stima e simpatia, che mi permettevo di rinverdire in occasione dei consueti e amichevoli auguri in occasione del suo compleanno, il 29 settembre. L’Italia perde una figura che ha segnato un’epoca non solo nella politica, ma anche nella società, nell’editoria e nello sport. Questo, al di là delle appartenenze politiche, è un elemento oggettivo e incontrovertibile”.

“La morte del nostro Presidente Silvio Berlusconi mi addolora profondamente. Una notizia tristissima che non avrei mai voluto apprendere, perché la sua assenza lascia un vuoto incolmabile. Alla famiglia, a tutti coloro che gli sono stati accanto fino all’ultimo, esprimo le mie più sentite condoglianze e la mia vicinanza. Serberò per sempre dentro di me il ricordo di un uomo buono e generoso, di un politico appassionato, intelligente, acuto, visionario, moderno e coraggioso. Silvio Berlusconi è la storia dell’Italia, con lui si chiude un’era. Alla nostra grande comunità di Fi un abbraccio sincero e commosso”. Così, in una nota, Nazario Pagano, Presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera.

“Uomo dall’incredibile carisma, statista illuminato e visionario, è al suo pragmatismo imprenditoriale che, da abruzzesi e aquilani, ancora oggi dobbiamo dire grazie per la risposta – unica nella storia – all’emergenza terremoto del 2009”. Così il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, eletto in Abruzzo, sulla scomparsa di Silvio Berlusconi.
“È stato uno dei personaggi più influenti della politica italiana degli ultimi 30 anni, pioniere della comunicazione”, ricorda Liris, “se oggi esiste un centrodestra forte e coeso, maggioranza nel paese, lo dobbiamo a lui e al ruolo chiave che ha svolto sin dalla sua discesa in campo, quando seppe far dialogare componenti culturali non sempre affini, costruendo un fronte moderato e democratico capace di guidare la nazione.
Tra Per anni, grazie alla sua levatura, è riuscito a costruire coalizioni capaci di impedire alla sinistra di prendere il potere ed ha resistito ad attacchi di ogni tipo da parte di chi, non riuscendo a sconfiggerlo nelle urne, tentava di farlo attraverso altre strade”, continua il senatore. “Il centrodestra gli deve molto e molti di quelli che oggi sono ai vertici dello Stato sono ‘figli’ della sua politica”.

“L’Italia perde un protagonista della storia politica italiana degli ultimi decenni. A Berlusconi va riconosciuto il merito di essere tra i fondatori del centrodestra, con la sua lungimiranza ha saputo interpretare le evoluzioni della politica Italiana. L’Abruzzo ricorderà sempre il suo grande impegno per la nostra regione e le importanti e determinanti azioni intraprese dal suo Governo in occasione del tragico terremoto che colpì L’Aquila. Esprimo, a titolo personale e di Fratelli d’Italia Abruzzo, alla sua famiglia e a tutta la comunità politica di Forza Italia, il cordoglio per la scomparsa di un grande uomo di Stato, innovativo imprenditore e autorevole leader politico, apprezzato a livello nazionale ed internazionale”. Così, in una nota il senatore abruzzese e segretario regionale FdI, Etelwardo Sigismondi.

Così Maria Luisa Ianni, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale a L’Aquila. “Alle tantissime parole dette e che saranno spese in futuro, non posso non aggiungere le mie quale Capogruppo in Consiglio Comunale all’Aquila ed esprimere il mio personale cordoglio per la perdita del nostro Presidente. Un uomo il cui modo di fare politica è andato al di là della politica stessa. La morte di Silvio Berlusconi sposta l’attenzione della politica e non solo, su quella di Forza Italia, su di noi, su chi da sempre si rappresenta e si è rappresentato con Forza Italia e con il suo Presidente. Per me, per noi, muore il padre fondatore di Forza Italia, alla guida del centrodestra in Italia, un protagonista della politica per generazioni, compresa la mia, che ha contribuito a passaggi cruciali della storia europea, dell’Italia e della nostra Città e di cui con orgoglio posso dire di essere stata una rappresentante, una portavoce in Consiglio Comunale negli ultimi 5 anni anche quando, sola, rimasi al mio posto nel rispetto non solo di quanto mi era stato affidato ma di quanto in cuor mio, responsabilmente, sentivo e mi identificavo. Un dolore per me, profondo e sinceramente sentito, un dolore per il gruppo di Forza Italia e per coloro che affondano i loro ideali in un centrodestra la cui identità nella maggioranza di governo e locale, è chiara e decisa e che dovrà, in qualche modo, essere incarnata in rappresentanti che riconoscano la portata dei principi e degli ideali di Silvio Berlusconi. Al nostro Presidente, in questo triste giorno diciamo ‘buon viaggio’, alla Sua famiglia, le condoglianze più sentite”.

“Silvio Berlusconi non c’è più, se ne è andato un protagonista della storia di questi ultimi 30 anni, imprenditore, politico e uomo di sport” scrive Stefania Pezzopane, Presidente della Provincia negli anni del terremoto. “Ha segnato la vita del nostro paese, sdoganando la destra nel pieno della  crisi degli anni 90 e consentendole di assumere  per anni la guida del Paese. Non ho  condiviso le sue idee, ne’ apprezzato il suo modo di far politica, l’ho anche combattuto in parlamento e nella giunta elezioni che proclamo’ la sua decadenza dal senato. Ma non si può non riconoscere che è stata una figura importante, un combattente, anche con la malattia che lo mutava, continuava a lottare. Dopo il terremoto del 6 aprile è venuto a L’Aquila 27 volte. Ho partecipato alla sua presenza a tante riunioni molto importanti e decisive con l’immancabile suo consigliere Gianni Letta, Gianni Chiodi, Massimo Cialente. Ho preso parte ad eventi storici alla presenza di Silvio Berlusconi tra cui i dolorosi funerali di stato delle vittime del terremoto, la visita di Obama in Piazza Diomo, lo storico 25 aprile ad Onna, la consegna delle case provvisorie e tanti altri episodi. Non mi sono fatta intimidire mai dalla sua presenza e dicevo quello che pensavo anche in contrasto con il suo pensiero. Confermo però che la sua interlocuzione con gli avversari era improntata al rispetto. L’ho riscontrato personalmente quando, da Presidente della Provincia, ebbi con lui molti momenti di confronto che, pur nella diversita’ di opinioni, sono sempre stati improntati alla franchezza ed alla considerazione. E pur nelle divergenze anche aspre, non mancava mai il rispetto ed il gesto garbato, come quando ai funerali delle vittime cerco di consolare il mio pianto accorato.. C’è un dopo Berlusconi che interroga il centrosinistra. Lui non è stato una parentesi, oggi la destra è più forte che mai. E la sinistra stenta ad avere un progetto alternativo. Non dimentico nulla dei suoi errori, di tutto ciò che ha prodotto nel paese e che non condivido.  Riposi in pace, condoglianze alla famiglia ed a Forza Italia che perde il suo leader indiscusso.”

“La scomparsa di Silvio Berlusconi segna una linea di demarcazione nella storia dell’Italia e del partito di centrodestra che ha fin qui guidato. Ha saputo essere un leader della politica e delle Istituzioni, oltre che dell’imprenditoria nazionale ed internazionale. Esprimo il mio personale cordoglio per la perdita di uno uomo che ha saputo distinguersi, fino ai suoi ultimi giorni di vita, per la sua grande tenacia, e rivolgo le mie condoglianze ai figli e alla famiglia tutta per questa grave perdita”. Così, in una nota il deputato abruzzese di FdI, Guerino Testa.

“Esprimo il più profondo cordoglio alla famiglia per la scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi. Per trent’anni Berlusconi ha dominato la scena politica italiana ed anche quella internazionale. Ho avuto l’onore di essere un suo ministro e di condividere con lui l’azione politica di governo in anni in cui il Paese è stato attraversato da grandi rivoluzioni culturali e politiche di cui Berlusconi è stato sempre protagonista. Il nostro dialogo è sempre stato improntato alla correttezza e alla salvaguardia dell’interesse del Paese. Dal G7- G8, al terremoto de l’Aquila, dalla fine della DC, al bipolarismo politico e alla nascita di un centrodestra moderato sempre a sostegno del PPE in Europa, Berlusconi ha segnato un’epoca. La sua scomparsa segna la fine di un ciclo importante. Mancherà la sua visione lucida e lungimirante, la sua pignoleria nella comunicazione politica che ha trasformato nella forma e nel linguaggio attraverso le tv e i nuovi media, che ha utilizzato fino alla fine nell’ultimo appello al voto per le amministrative. Mancheranno anche la sua goliardia e il suo buonumore da uomo intelligente e spigliato”. Questo il ricordo e il cordoglio di Mario Baccini, sindaco di Fiumicino, ex ministro della Funzione Pubblica e sottosegretario agli esteri del Governo Berlusconi.

“Ognuno di noi ha il suo giudizio, in ogni caso ha fatto la storia del nostro Paese, nella Istituzioni, in Economia, nel mondo della televisione italiana. La sua storia non è mai stata la mia, l’ho sempre combattuto. La morte non cancella il giudizio di ognuno di noi, la morte non santifica, né c’è vittoria per gli avvoltoi. Ha combattuto in modo incredibile la malattia, non si è arreso mai ed è il tratto distintivo della sua vita, nel bene e nel male. Alla comunità di Forza Italia Abruzzo ed ai suoi elettori le nostre condoglianze”, così in una nota il coordinatore regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro. 

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