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Tentata violenza e botte a Costa Masciarelli, L’Aquila scende in piazza: “Nessuna donna sarà mai lasciata sola”

12 giugno 2023 | 10:17
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Tentata violenza e botte a Costa Masciarelli, L’Aquila scende in piazza: “Nessuna donna sarà mai lasciata sola”

Amore, vicinanza e rabbia. Nel pomeriggio di ieri, domenica 11 giugno, la passeggiata transfemminista a Costa Masciarelli, dopo il grave episodio di violenza ai danni di una donna in pieno centro. “Libere di passeggiare, di muoverci, di esserci!”

Una passeggiata rumorosa e transfemminista a Costa Masciarelli, la città in piazza per difendere le donne, dopo il grave episodio di cronaca che ha visto una ragazza picchiata e rapinata in centro città.

“Libere di passeggiare, di muoverci, di esserci!”. “Nessuna donna e nessunə sarà lasciatə solə nelle aule dei tribunali, MAI!”.
Più di un messaggio: rabbia, determinazione e vicinanza espressi nel corso della manifestazione che si è tenuta nel pomeriggio di ieri, domenica 11 giugno, a Costa Masciarelli, in risposta alla violenta aggressione avvenuta in pieno centro a L’Aquila. Solo pochi giorni fa, infatti, una giovane 30enne è stata aggredita e picchiata, dopo aver opposto resistenza ad un tentativo di violenza sessuale, agito da un uomo nella notte tra martedì e mercoledì.“Siamo sgomentɘ e arrabbiatɘ perché l’ennesima violenza a cui assistiamo è amplificata ancora una volta dalla violenza di alcuni giornali che spettacolarizzano e narrano un episodio così grave con dettagli totalmente inutili sulla ragazza. Lo abbiamo scritto, detto a gran voce e lo ribadiamo anche oggi: non basta punire i reati, rafforzare le forze di Polizia o reclamare un centro tappezzato di telecamere, serve un percorso strutturale e sistemico di prevenzione alla violenza che deve, necessariamente, passare per la conoscenza e per il confronto! È l’ora di una presa di responsabilità collettiva, di una discussione reale sullo spazio pubblico e lo spazio privato”. Con queste parole l’associazione Fuori Genere ha lanciato l’iniziativa che si è svolta ieri in città e che ha raccolto una grande partecipazione.

L’associazione ha tenuto a ricordare che L’Aquila non è esente da dinamiche di violenza che sembrano appartenere alle città più grandi, anzi. Sottolineando come “l’errore più grande che si possa fare quando si parla di violenza maschile sulle donne è quello di considerarla un fenomeno indesiderato, o un’emergenza, scaricando la responsabilità sullo ‘straniero’ di turno. E le destre al governo si oppongono a qualsiasi intervento preventivo, che metta in discussione i ruoli e le identità di genere”. 

La passeggiata, accompagnata da un grande striscione che ha aperto il corteo, in cui campeggiava il messaggio “Sorella non sei sola, con amore e rabbia”,  ha avuto luogo a partire dalle 18,30. Un’iniziativa volta a “riprenderci gli spazi della nostra città – ha sottolineato l’associazione Fuori Genere – perché non vogliamo avere paura di camminare per le strade, i quartieri e i parchi. Perchè vogliamo sentirci libere di muoverci”. 

Continueremo a chiedere che i Centri Antiviolenza siano al centro di un piano strutturale e non emergenziale contro la violenza sulle donne e di genere. Grazie all’enorme lavoro che svolgono e alle competenze sviluppate in anni di attività, che mettono al centro i bisogni e i desideri delle donne, è possibile creare degli spazi per intraprendere dei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Immaginiamo e pratichiamo una cultura del consenso in ogni interazione sociale, relazionale e politica. È un processo continuo che parte da sé, attraversa le famiglie o qualsiasi cosa si voglia intendere per tali, fino alle comunità che viviamo e non è un processo rimandabile: solo quest’anno, sono 37 – al momento della stesura di questo testo – le donne uccise in ambito affettivo e relazionale. Vogliamo una società in cui l’educazione al rispetto e al consenso sia irrinunciabile e una città che veda al primo posto nelle sue istanze politiche parole come: rispetto, consenso, educazione sessuale e all’affettività, tolleranza, ascolto e libertà di scelta sui propri corpi“.