“È il primo compleanno senza di te e noi amici ti festeggeremo come avresti voluto, alzando i calici in alto con un sorriso!” Oggi il dottore Pierluigi Imperiale, veterinario conosciuto in tutto il territorio aquilano e oltre, avrebbe compiuto 68 anni.
I suoi amici hanno pensato di ricordarlo con un brindisi questa sera alle 19, nel suo bar preferito, Nova Vita, sul Corso Stretto a L’Aquila, non lontano dalla sua casa di Via Garibaldi da dove è andato via in punta di piedi, senza disturbare, come ha sempre fatto in tutta la sua vita, lo scorso 22 agosto. Ex direttore del Servizio provinciale veterinario, Pierluigi Imperiale è ricordato non solo per l’immensa e geniale professionalità che lo ha contraddistinto negli anni, anche per la grande passione per la transumanza. Una passione che lo aveva portato negli anni a coltivare il fenomeno della transumanza, riportandola in auge nella sua forma già antica e rurale e tramandandola nel suo sapore più antico e romantico. È proprio grazie alla sua opera che oggi tantissimi giovani conoscono e apprezzano una delle più caratteristiche tradizioni abruzzesi, elogiata anche da scrittori e poeti come Gabriele D’Annunzio.
Ogni anno non mancava un appuntamento; difatti, capita spesso, di passare davanti la Basilica di Collemaggio, lì dove partiva con le sue greggi, e “vederlo” davanti la chiesa, sorridente, gli occhi luminosi, il cappello di paglia.
Chi era Pierluigi Imperiale, testimone innamorato della Transumanza
Geniale, colto, intelligente, sapeva incantare il suo interlocutore con un eloquio divertente e mai banale, facendo conoscere un mondo antico, magico e ricco di tradizioni.
“La stravaganza lo guidava, il genio la sregolatezza, la poesia la gentilezza lo ispiravano…Va bene, domani sarebbe (stato) un suo compleanno, quello mai compiuto, mai festeggiato che però si può celebrare, come la vita piuttosto che l’anniversario della morte. Dunque domani pomeriggio al suo bar preferito Nova Vida ore 19.00 brindisi per Pierluigi ancora. Vi aspettiamo…Gina, insieme agli amici di sempre!”.
