Politica

Centrodestra serra le file in vista delle regionali, faccia a faccia per chiarire le ultime incomprensioni

Incontro tra i coordinatori regionali dei partiti di centrodestra, Marsilio vuole l'unità in vista delle prossime elezioni regionali.

Incontro tra i coordinatori regionali dei partiti di centrodestra, Marsilio vuole l’unità in vista delle prossime elezioni regionali.

Non sono lontane le elezioni regionali 2024 e il presidente Marco Marsilio vuole arrivare all’appuntamento elettorale con un centrodestra unito da subito. Per questo non c’è tempo per “ammortizzare” con troppo comodo le ultime fibrillazioni in maggioranza che hanno evidenziato qualche nervo scoperto, così i coordinatori regionali dei partiti del centrodestra si incontreranno oggi pomeriggio a Pescara con lo stesso presidente Marsilio per capire le motivazioni dei recenti dissidi e ripartire in tempo per una lunga campagna elettorale che nelle intenzioni del centrodestra dovrebbe riconfermare Marsilio alla guida della Regione.
Con il governatore ci saranno quindi Etelwardo Sigismondi, senatore e coordinatore di FdI, Luigi D’Eramo, sottosegretario e coordinatore della Lega, Nazario Pagano, deputato e coordinatore di Forza Italia, Paolo Tancredi, commissario regionale di Noi Moderati ed Enrico Di Giuseppantonio, coordinatore regionale UDC.
Sul tavolo, due questioni principali che hanno innervosito l’ambiente negli ultimi tempi: la sconfitta elettorale a Teramo e le tensioni in Consiglio regionale sulla commissione permanente sull’acqua. Entrambi gli episodi hanno tra i principali protagonisti la Lega, che cerca un equilibrio tra l’unità della coalizione, mai messa seriamente in discussione, e la necessità di ritrovare una forte identità che permetta al partito un risultato soddisfacente.

Per quanto riguarda la prima questione, con la recente sconfitta alle elezioni comunali di Teramo che hanno registrato la riconferma del sindaco Gianguido D’Alberto, le tensioni sono state evidenti. Costretta a ritirare la pesante candidatura a sindaco dell’assessore Pietro Quaresimale, che proprio a Teramo ha la propria roccaforte politica, la Lega si è tolta qualche sassolino dalla scarpa, una volta che Carlo Antonetti non è riuscito nell’impresa. Un “candidato inadeguato” per il coordinatore Luigi D’Eramo che ha espresso pubblicamente le sue perplessità in conferenza stampa. “Avevamo attivato tutti i campanelli d’allarme dicendo che la scelta di Antonetti avrebbe azzoppato la coalizione, e purtroppo, lo dico con rammarico, siamo stati facili profeti. E questo lo ha pagato soprattutto la Lega, perché il nostro elettorato, che non ha l’anello al naso, non ha capito il senso di questa candidatura”. Tra le cose che non hanno funzionato, per lo stesso partito, la presenza di Azione nella coalizione con la dura presa di posizione: “Per quello che riguarda la Lega, esperienze di allargamento di campo del centrodestra non ci saranno mai più“. E il “mai più” comprende naturalmente anche le prossime regionali.

Diverso, ma forse collegato, il punto sulla commissione permanente sull’acqua in Consiglio regionale, fortemente voluta da Sara Marcozzi e sulla quale il centrodestra sembrava assolutamente possibilista, almeno fino allo stop della stessa Lega, che forse ha intravisto la possibilità di manovre politiche di quell’ “allargamento” di cui non vuole più sentir parlare. Stavolta lo stop è arrivato da Francesco De Santis, assessore al comune dell’Aquila e da poco portavoce della Lega Abruzzo: “Non vorremmo dover pensare – aveva infatti sottolineato De Santis – che l’ipotesi di istituire una nuova commissione consiliare permanente sia utile a facilitare il passaggio in maggioranza di un consigliere regionale di opposizione, al quale qualcuno avrebbe da tempo promesso la presidenza dell’ipotetica nuova commissione. Sarebbe una brutta pagina politica”.
Risultato, in Consiglio regionale si è corretto il tiro, affidando il tema a una commissione permanente già esistente.

Insomma, tra Teramo e Commissione sull’acqua si potrebbe dire… uno a uno e palla al centro. Un “pareggio” che evidentemente per il presidente Marsilio deve necessariamente significare una ripartenza senza ulteriori tensioni, fino alle regionali. D’altra parte c’è in gioco la riconferma del centrodestra. In una Regione caratterizzata dalla perfetta alternanza di governo, l’obiettivo è evidentemente strategico.

(Foto di repertorio)

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