Attualita'

Dalla Bretagna al Gran Sasso con una roulotte trainata da cavalli, la bellezza del turismo lento

Sono arrivati sul Gran Sasso i francesi Kristen e Pierangelo, partiti nel settembre 2019 dalla Francia, per un'avventura alla riscoperta

Sono partiti dalla Bretagna ormai quasi quattro anni fa per arrivare in Sicilia, ma il viaggio potrebbe andare anche oltre, direzione Grecia. E sul Gran Sasso non sono passati inosservati. “Vogliamo essere d’esempio, per sensibilizzare la popolazione alla sostenibilità”.

Sono arrivati sul Gran Sasso i francesi Kristen e Pierangelo, partiti nel settembre 2019 dalla Francia, per un’avventura alla riscoperta delle bellezze naturali del Belpaese (e non solo) e, soprattutto, per lanciare un messaggio che promuova la sostenibilità, per tutelare il pianeta. Un viaggio a bordo di una roulette trainata da cavalli. Secondo i piani iniziali la meta della loro avventura sarebbe la Sicilia. Ma, in realtà, non c’è una vera destinazione: si deciderà tutto strada facendo. E di strada, fino a questo momento, ne hanno fatta già molta.
Sembrerebbe quasi una spedizione d’altri tempi, la loro. Inevitabilmente senza scadenze, ma soprattutto senza alcuna fretta.
Nella giornata di ieri i due viaggiatori sono arrivati anche al Parco divertimenti del Gran Sasso e hanno sostato nel parcheggio di Piazzale Simoncelli. Una breve tappa che poi sarà seguita dall’ennesima partenza, perché il loro viaggio è una continua scoperta, tra montagne, strade panoramiche, sentieri. Il vero turismo lento e sostenibile. Le loro tappe – che non sono raccontate sui social – catturano comunque l’attenzione delle comunità con cui entrano in contatto viaggiando e attraversando, una per una, splendide località nel Belpaese. Lo scorso marzo erano stati avvistati nella Maremma, ora l’arrivo in Abruzzo.

“Viaggiamo all’alba. Ci spostiamo verso la montagna in estate, dove è più facie trovare l’erba per i cavalli, e scendere al mare d’inverno”, ha raccontato Pierangelo a Repubblica ad agosto 2022, mentre si trovava A Tarsogno, nel parmense. “Io sono in pensione, Kristen ha lasciato il lavoro. È la prima volta che affrontiamo un viaggio di questo tipo. Ci siamo detti che dovevamo fare qualcosa che corrispondesse ai nostri valori legati all’ecologia“. Così, è partita la loro missione. Per l’energia, spiega Repubblica – ci sono i pannelli solari sul tetto della roulette: alimentano le quattro luci del mezzo, il pc e il telefono, utilizzato principalmente per mappare le strade secondarie e visionare le aree dall’alto.
Da Tarsogno, nel marzo scorso l’avvistamento in Toscana e, ora, in Abruzzo. E chissà domani dove arriveranno.

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