Suicidio assistito, oltre 8mila firme in Consiglio regionale: “Ora discussione fuori dalle ideologie”

L’AQUILA – Depositate in Consiglio regionale oltre 8100 firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio assistito: “Ora si discuta al di là delle ideologie”.
L’AQUILA – Depositate in Consiglio regionale oltre 8100 firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio assistito: “Ora si discuta al di là delle ideologie”.
“Vogliamo impedire che le persone siano costrette a sofferenze insopportabili contro la propria volontà. Con la disobbedienza civile, con dj Fabo, abbiamo già ottenuto che a determinate condizioni l’aiuto alla morte senza soffrire sia lecito. Ecco, questa legge di iniziativa popolare regionale che depositiamo oggi in Abruzzo, grazie a 8116 abruzzesi che l’hanno sottoscritta, chiede che sistema sanitario dia tempi certi nelle risposte ai malati”. Così Marco Cappato, ai microfoni del Capoluogo.it prima di salire negli uffici di Palazzo dell’Emiciclo, per consegnare insieme agli attivisti dell’associazione “Luca Coscioni” e altre associazioni, le 8116 firme raccolte in Abruzzo per il cosiddetto “suicidio assistito” e la relativa legge di iniziativa popolare. Ora la palla passa al Consiglio regionale: “Spero – ha sottolineato Cappato – che le consigliere e i consiglieri regionali sappiano discutere, dibattere e decidere fuori dalle ideologie di fazione e schieramento, per ascoltare le esigenze dei malati e impedire la tortura imposta ai malati, contro la loro volontà. È questa l’iniziativa dell’associazione “Luca Coscioni” che arriva oggi in Consiglio regionale qui a L’Aquila. Questa non è la fine, siamo consapevoli che con oggi inizia una nuova fase”.
“Oggi è un giorno importante per la nostra regione – ha sottolineato per l’occasione Riccardo Barberi, coordinatore della raccolta firme per l’Abruzzo – sono 50 anni che esiste e non era mai stata attivato uno strumento di democrazia quale la legge di iniziativa popolare regionale. Quindi oggi stiamo scrivendo un pezzo di storia, per una campagna che non ha eguali nella storia d’Abruzzo. Dico solamente un grande grazie a tutti, soprattutto ai tanti attivisti che sono andati nelle strade, sfidando la pioggia, la burocrazia. noi siamo qui perché crediamo in quello che facciamo, nel tema che portiamo avanti e vogliamo la libertà individuale per tutti. Questo è amore per quelle persone che nemmeno avevano la possibilità di venire a mettere una firma, perché impossibilitati dalla propria condizione”.
