Cultura

Solstizio d’estate, si ripete la magia dei giochi di luce a Collemaggio

Con il solstizio d'estate torna la magia dei giochi di luce a Collemaggio, studiati dalla "Signora della Basilica", Maria Grazia Lopardi.

Con il solstizio d’estate e la magia del giorno più lungo dell’anno che apre ufficialmente al periodo estivo, torna l’appuntamento con i giochi di luce dalla Basilica di Collemaggio, alle 19 in punto.

Anche quest’anno non dovrebbero esserci nuvole ad oscurare il cielo aquilano, permettendo così il ripetersi dell’antica magia dei giochi di luce che ogni volta commuove ed emoziona soprattutto Maria Grazia Lopardi, storica, scrittrice, avvocato aquilano, presidente dell’associazione Panta Rei, ma soprattutto “Signora di Collemaggio”. Giochi di luce che si rinnovano non solo il 21 giugno, ma anche per l’Assunta, a Ferragosto.

A ogni solstizio c’è tanta attesa per questo fenomeno mistico e meraviglioso di cui Maria Grazia Lopardi ne è la preziosa custode. Avvocato dello Stato, ha lasciato la professione per dedicarsi completamente alla sua passione più grande, lo studio del simbolismo, della tradizione iniziatica e della storia medievale, soprattutto della sua amata città.

“Gira la ruota del tempo e torna il momento dell’anno in cui il sole è al massimo della sua potenza: Il giorno ha maggiore durata e la notte è la più breve. In tutte le civiltà si celebrava -il 21 giugno nel nostro emisfero- il Solstizio, solis statio, stasi del sole nel suo apparente moto per poi invertire il suo corso e decrescere. Circoli di pietre e templi ne hanno fissato il momento, come quello del solstizio d’inverno quando predomina il buio, ma poi rinasce il sole invitto che riprende il suo ciclo. Entra l’estate al celebrarsi delle nozze del sole con le acque del segno del cancro, sposalizio sacro tra i due elementi che consentono la vita. A S. Maria di Collemaggio quelle nozze sono visibili: il sole entrando dal rosone centrale raggiunge i cerchi del labirinto che si susseguono come acque in cui è stato buttato un sasso. Come racconta il neoplatonico Porfirio, ma anche la tradizione indù, il cosmo veniva immaginato come una grande caverna fornita verso nord della porta degli uomini, quella estiva, e verso sud quella degli dei l’invernale. Per gli antichi costruttori era un momento importante con tante valenze simboliche, ma era anche l’occasione per festeggiare Giovanni Battista, erede di Giano come guardiano della porta solstiziale, come Giovanni l’Evangelista lo è della porta solstiziale d’inverno”.

In questi anni Maria Grazia Lopardi si era battuta affinchè gli interventi di restauro della Basilica non inficiassero i giochi solari, straordinari effetti dei sapienti costruttori medievali: alla fine, il gioco di luci è stato preservato dopo accese polemiche, la raccolta di 1100 firme ed una lettera all’allora Ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini. “Purtroppo – spiega Maria Grazia Lopardi – da qualche tempo il gioco di luci ha perso qualcosa della sua ‘potenza’. I restauri, necessari dopo la furia distruttrice del sisma, hanno falsato qualcosa nelle vetrate”.

I lavori di restauro post sisma, hanno determinato un cambiamento che secondo la storica, “sminuisce la portata del messaggio solare: Il sole raggiunge il labirinto, ma non riesce più a tracciare i cerchi concentrici, giochi di luce ed ombra, che aggiungono alle sei serie di cinque cerchi alternativamente rossi e bianchi sul pavimento, una settima serie, potente messaggio del passaggio dal 6 dei giorni della creazione divina, al 7 del compimento. Sul vetro sembra esserci una patina giallastra, un velo di plastica o semplicemente di sporco, oppure il vetro è stato sostituito da plexiglass che fa rifrangere diversamente la luce che non traccia più il cerchio netto che appare nella foto, nè con chiarezza i cerchi concentrici, ma si diffonde intorno. Altrove si esaltano i messaggi del sole al solstizio (cfr. duomo di Bari), a Collemaggio si falsano per non parlare della copertura di ⅔ del pavimento con panche ancorate al suolo. Ho ripetutamente chiesto il ripristino dello stato preesistente. Torno ancora a chiederlo a chi ha la competenza a tutelare i nostri monumenti, nell’interesse della mia città che nella basilica di Celestino offre, al solstizio d’estate e all’Assunta, messaggi solari significativi, commoventi e di grande attrattiva”. 

Collemaggio, si ripete la magia dei giochi solari nel giorno dell’Assunta

 

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