La strada, maledetta, l’ha portata via. Era il 7 dicembre 2011.
Oggi il ricordo di Giorgia Fioravanti torna a splendere, in un Parco giochi che porterà il suo nome, sotto il cielo di San Nicandro.
Il tempo aggiunge giorni, ore e minuti, ma non porta via con sé il dolore per una vita che si è spenta troppo presto. Il 7 dicembre 2023 saranno trascorsi dodici anni dalla morte di Giorgia Fioravanti, studentessa aquilana deceduta in un violento incidente stradale, mentre era in sella alla moto condotta da un amico, a Roma, nelle vicinanze della stazione Tiburtina. Quel giorno Giorgia – che a Roma frequentava l’Università – stava rientrando a casa dopo le lezioni quando la moto si è scontrata contro un’automobile: per la giovane, all’epoca 24enne, non ci fu nulla da fare.
E proprio a Roma, nel giro di qualche ora, sarebbero arrivati i suoi genitori. Volevano farle una sorpresa.
Il tempo, già. Non ce n’è stato affinché Giorgia ricevesse la sua sorpresa. Una giovane vita strappata ai suoi sogni e ad una famiglia che la amava.
Ma quel ricordo che non muore e che non morirà oggi ha un suo luogo fisico, nel cuore di San Nicandro, frazione del Comune di Prata d’Ansidonia e paese d’origine di sua madre, Delfina Ciolli, mentre suo padre è originario della vicina Castelnuovo.
Sabato 17 giugno, in occasione della festa del Santo Patrono, è stato inaugurato un parco giochi in sua memoria: il “Parco Giorgi”.
“Perché l’amore è la forza più grande sulla terra”: la frase che campeggia in un grande dipinto che fa da sfondo alle altalene.
La brochure informativa su tutti i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione del Parco
“È stato un momento di grande emozione e partecipazione, perché Giorgia era parte integrante di una comunità coesa, da quel giorno un po’ mutilata. Qualsiasi momento di gioia si vive un po’ a metà. Il parco sarà un luogo in cui convoglieranno sorrisi, spensieratezza e gioia. È negli occhi splendenti di quei bambini che ci piace immaginare e ritrovare Lei”, le parole di mamma Delfina. E siamo sicuri che Giorgia ora, da lassù, starà sorridendo.
