La vicenda

Villaggio Livigno, lo stallo continua: nuova sentenza del Tribunale dell’Aquila

Villaggio Livigno, la proprietà del terreno non è cedibile al Comune di San Demetrio, perché il titolo non esiste.

Non si esce dallo stallo sul Villaggio Livigno. Nuovi avvicendamenti giudiziari nella battaglia tra Comune di San Demetrio e Progetto Stiffe SPA, per stabilire la proprietà prevalente. Il Tribunale dell’Aquila dichiara improcedibile la domanda del Comune che aveva richiesto il trasferimento della proprietà del terreno.

I fatti fanno riferimento a una delle moltissime azioni di solidarietà arrivate per sostenere l’aquilano ferito dal sisma. Nel caso del Comune di San Demetrio ne’ Vestini, la struttura in legno del Villaggio Livigno, per anni inutilizzata, fu donata dal Comune lombardo di cui porta il nome proprio al Comune sandemetrano. La sua collocazione, tuttavia, fu su un’area che apparteneva – e appartiene ancora oggi – alla Progetto Stiffe Spa.
Il terreno avrebbe dovuto essere ceduto, a breve, al Comune, precisamente alla scadenza della concessione, datata 2018. Le cose, poi, sono andate diversamente e il terreno non è stato mai ceduto all’ente comunale
. Di conseguenza, ne è nata una battaglia giudiziaria, tesa a stabilire la cosiddetta “proprietà prevalente”. Lo scorso 30 maggio 2023 la nuova sentenza pronunciata dal Tribunale ordinario dell’Aquila, che ha dichiarato “improcedibile la domanda presentata dal Comune di San Demetrio”, in quanto non è stato depositato titolo edilizio della struttura di legno.
“Questo titolo purtroppo non esiste – precisa il Comune di San Demetrio in una nota inviata alla stampa – essendo stato solo emesso un provvedimento provvisorio dall’amministrazione in carica nel post sisma e, pertanto, la struttura necessitava di un titolo edilizio mai successivamente rilasciato, visti gli impegni presi dalle parti a restituire la struttura al Comune. Tali impegni non sono mai stati assecondati, come si può capire, e ciò ha costretto l’ente ad agire giuridicamente e in tutela. Quindi nella causa in questione, per tale ragione, veniva chiesto solo il trasferimento della proprietà del terreno (depositando la documentazione idonea per il trasferimento) e il godimento della struttura di legno, conosciuta come ‘Villaggio Livigno’. In questo modo il Comune, una volta ottenuta la proprietà del terreno, avrebbe potuto sanare il manufatto donato dal Comune lombardo”.

Il Tribunale dell’Aquila ha stabilito che:

-I protocolli d’intesa sottoscritti all’epoca sono veri e propri preliminari di compravendita, con i quali Progetto Stiffe Spa si è obbligata a trasferire i beni oggetto di causa al Comune di San Demetrio;
– il prezzo di euro 6000 (seimila) pattuito all’epoca, per il ristoro del terreno, non è irrisorio ma congruo, così come accertato dal Tribunale, considerato che Progetto Stiffe ha ricevuto per il tramite del Comune dei contributi di solidarietà per il terremoto, nonché somme ingenti dal Comune di San Demetrio, senza peraltro alcuna rendicontazione;
– nelle more del giudizio, Progetto Stiffe inopinatamente ha accatastato un bene immobile abusivo e poi lo ha affittato a terzi, creando così anche un pericolo per gli avventori, essendo l’immobile privo dei controlli dovuti per legge.

“Proprio per questo il Comune porrà in essere tutte le azioni previste per legge a tutela dell’incolumità della cittadinanza, degli avventori e dell’ente, contro le azioni messe in atto da Progetto Stiffe Spa”, conclude il Comune.

Villaggio Livigno a Stiffe, uno schiaffo a chi dona

leggi anche
Grandangolo
Grotte di Stiffe, l’incognita del Villaggio Livigno: l’intervista a Silvano Cappelli
L'approfondimento
Grotte di Stiffe, dal passato i conti non tornano: biglietteria proibita e 167mila euro a una società privata
Eventi
Grotte di Stiffe, tornano le Notti magiche: gli appuntamenti di giugno
Attualita'
Campo di Ricerca permanente Stiffe: “Il primo in Italia, sistema innovativo che assicura grandi risultati”
L'incontro aperto
Grotte di Stiffe, l’ATC presenta il suo primo bilancio: un anno da incorniciare
Grandangolo
Villaggio Livigno, il contenzioso infinito: “L’interesse pubblico è superiore a quello dei privati”