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La Pa nel mirino degli hacker, il convegno a L’Aquila della Uil

Esperti di sicurezza informatica, politica e istituzioni insieme nell'incontro organizzato da UIL L'aquila sull'attacco hacker alla Asl1.

“Rinforzare le fondamenta di uffici che sono il perno di quelle funzioni poste a garanzia di una vita ‘scorrevole’, nonostante mille problematiche, è un atto essenziale che passa attraverso il confronto, l’impegno del sindacato e delle Istituzioni e un’informazione puntuale, collaborativa e ad ampio raggio”. Da qui l’importanza della tavola rotonda di mercoledì 28 giugno a L’Aquila organizzata dalla Uil provinciale nella sede dell’Ance di via Alcide De Gasperi.

L’incontro coinvolge diversi attori, soprattutto politici e sindacali, ma anche esperti di sicurezza informatica. Un dialogo tra tecnici, per la gente e per la protezione dell’utente che vede manipolato e violato, sempre più spesso, quel retroterra intimo per il quale ha diritto al mantenimento di sicurezza e segretezza. L’incontro, a cura della UIL FPL L’Aquila, s’intitola: “La Pubblica Amministrazione nel Mirino dell’Hacker”; interverranno diversi relatori. La tavola rotonda del 28 giugno, che si terrà a partire dalle 10,00, nella sede ANCE, in via Alcide De Gasperi, 60, all’Aquila, prevede la partecipazione di Domenico Proietti (Segretario Generale UIL FPL), Antonio Ginnetti (Segretario Territoriale UIL FPL L’Aquila), Michele Fina (Senatore Partito Democratico), Guido Quintino Liris (Senatore Fratelli d’Italia), Fulvia Murru (Segretaria Nazionale UIL FPL), Francesca Cecconi (Data Protection Officer – DPO, UIL FPL), Carlo La Mattina (Esperto in Cyber Security, DPO e ingegnere informatico). Al convegno sono stati invitati: Lorenzo Sospiri (Presidente Consiglio Regionale d’Abruzzo), Nicoletta Verì (Assessore Sanità Regionale), Mario Quaglieri (Assessore Regionale al Bilancio e Aree Interne), i Sindaci della Provincia dell’Aquila ed i Segretari Confederali UIL e di Categoria Abruzzo. Modererà la Giornalista Orietta Spera.

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“Un incontro d’attualità e di qualità – spiega Ginnetti, che vuole gettare le basi di quelle strategie atte a garantire una nuova e duratura sicurezza in materia di dati sensibili in ambito pubblico”.

“Un attacco informatico senza precedenti, che lascerà il segno, quello del 3 maggio scorso, che ha di fatto aggredito e violato i database della ASL 1 Avezzano – Sulmona – L’Aquila, rendendo noti i dati sensibili di moltissimi utenti, incidendo sulla loro sicurezza e sulle terapie in corso. Una paralisi partita dall’Aquila per poi estendersi a Pescara; l’Autorità, successivamente, ha ricordato che chi entri in possesso di dati pubblicati sul dark web da organizzazioni delinquenziali, li utilizzi o li diffonda, incorre in condotte illecite. Questo, i criminali della gang ransomware Monti, lo sapevano, quando hanno pubblicato milioni di dati peculiari, di gente più o meno nota”, spiega ancora Ginnetti.

Ad essere trafugato materiale vario, per il quale l’Agenzia nazionale per la cybersicurezza evidenzia un danno incalcolabile, incredibilmente vasto, di dimensioni pari a 500 kb. “Il fatto trae origine dalla diffusione, lo scorso 3 maggio, sul sito della gang di Ransomware Monti della notizia dell’attacco, dopodiché sono stati resi pubblici diversi dati (forse perché fallite le trattative del riscatto) ed è stato pubblicato l’archivio intero.
Chi gestisce l’incursione punta dritto alle Aziende sanitarie pubbliche: le informazioni trattate hanno un valore economico molto alto. Ricordiamo che, nel 2019, pure Unicredit è finita nel mirino degli hacker ed è stato ventilato, in questi giorni, l’arrembaggio alla regione Abruzzo. A qu

asi due mesi dall’offensiva criminale ai sistemi informatici della ASL 1 Abruzzo, i cyber assalti sono diventati argomento fulcro nel dibattito pubblico.

Quindi, secondo Antonio Ginnetti, “è fondamentale aumentare gli standard di sicurezza, potenziando il personale per garantire, senza problemi, una fornitura puntuale e scrupolosa dei servizi ai cittadini. Gli attacchi hacker contro le amministrazioni pubblico – sanitarie sono quasi all’ordine del giorno ed influiscono in maniera determinante su cure e servizi ai fruitori che, ultimamente, sono stati garantiti solo dall’impegno del personale sanitario ed amministrativo: tante le strutture pubbliche (non solo sanitarie) prese di mira; tra gli esempi recenti l’Azienda aquilana per la fornitura idrica Gran Sasso Acqua e, tentativi senza esito, sono stati perpetrati nei confronti, oltre che della Regione Abruzzo, della ASL di Chieti”. 

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