L’AQUILA – Giudizio immediato per l’egiziano presunto responsabile del tentativo di violenza in centro, a Costa Masciarelli, avvenuto lo scorso 7 giugno, a danno di una 31enne aquilana brutalmente aggredita.
Il sostituto procuratore della Repubblica, Marco Maria Cellini, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari il giudizio immediato a carico del 29enne egiziano presunto autore del grave fatto avvenuto a Costa Masciarelli.
Il giovane è stato subito arrestato dagli agenti della Squadra mobile della Questura mentre provava a fuggire, imbarcandosi al porto di Civitavecchia. Si è giustificato dicendo di non ricordare nulla di quei momenti, affermando che qualcuno avesse introdotto qualche sostanza all’interno della bottiglia di vino che aveva consumato all’interno di una kebabberia lungo il Corso stretto.
La tesi difensiva del legale dell’egiziano non ha convinto il Gip che, come riporta Il Messaggero, basandosi anche sui precedenti del giovane – considerato soggetto pericoloso e noto alle forze dell’ordine per casi di spaccio di sostanze stupefacenti, oltre ad altri episodi di aggressione – ha disposto per il 29enne la permanenza in carcere.
Quaranta i giorni di prognosi per l’aquilana, violentemente picchiata. La giovane è stata operata e dimessa dal San Salvatore, tuttavia dovrà attendere ancora diverso tempo prima di poter tornare al lavoro. Un’aggressione finalizzata a portare via alla donna la cifra di 50 euro, che la giovane aveva appena prelevato al Bancomat sotto i Portici: questo poco prima del tentativo di stupro che la giovane era riuscita ad evitare.
Nel corso delle indagini la Digos ha ricostruito, inoltre, che il 29enne egiziano era riuscito a trovare riparo nell’area interna dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio.
