SISMA 2009 - NUOVA SENTENZA |
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Sisma 2009, studente morto nel crollo del Convitto: nessun concorso di colpa

29 giugno 2023 | 10:45
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Sisma 2009, studente morto nel crollo del Convitto: nessun concorso di colpa

Sisma 2009, Ondrey Nouzovsky morì a 17 anni sotto le macerie del Convitto.Secondo il Tribunale Civile non ci fu corresponsabilità. Condannati Ministero, Provincia e Convitto

Sisma 2009, minore morto nel crollo del Convitto: risarcimento di 1 milione di euro ai familiari. Non ci fu concorso di colpa.

Nuova sentenza civile che vede al centro le storie delle vittime del sisma 2009, a L’Aquila. Nessun concorso di colpa da parte di una studente minorenne originario della Repubblica Ceca, che si trovava nel capoluogo abruzzese per un viaggio premio. Il 17enne perse la vita sotto le macerie del Convitto nazionale: risarcimento di 1 milione di euro ai familiari.

C’è anche Ondrey Nouzovsky tra le vittime del sisma 2009 a L’Aquila: fu lui una delle tre giovanissime vittime del crollo del Convitto Cotugno. Lo studente era arrivato a L’Aquila per un viaggio premio. Questa volta, il Tribunale civile dell’Aquila ha stabilito che non ci fu alcun concorso di colpa da parte della vittima: la minore età, infatti, comportava che la responsabilità sulla custodia fosse in capo al preside dell’Istituto che lo ospitava quando si è verificata la tragedia. Come riporta Il Messaggero, condannati il Ministero dell’Istruzione, il Convitto nazionale, la Provincia, l’ex preside del Convitto Lizio Bearzi e il dirigente provinciale Vincenzo Mazzotta: ai familiari dovrà essere conferito un risarcimento di 1 milione di euro.
La sentenza del Tribunale dell’Aquila fa seguito al precedente pronunciamento della Cassazione che ha escluso l’eccezionalità dell’evento, condannando l’ex dirigente Mazzotta e l’ex preside Bearzi, quest’ultimo poi graziato dal Presidente della Repubblica, Mattarella.
Il Tribunale, come si legge nel dispositivo, ha stabilito che “Bearzi, in virtù della posizione di garanzia rivestita, ha omesso colposamente di far sgombrare l’edificio pur consapevole del fatto che la struttura fosse fatiscente e senza predisporre alcun provvedimento finalizzato a garantire l’incolumità degli ospiti“. Inoltre, “è stata accertata la penale responsabilità di Vincenzo Mazzotta. Lo stesso è stato ritenuto responsabile in quanto dirigente della Provincia, tenuta alla manutenzione dell’edificio attraverso convenzione stipulata tra le parti in data 12 agosto 2002. Mazzotta, pertanto, rivestiva una posizione di garanzia che avrebbe dovuto esplicarsi attraverso l’adozione di provvedimenti tesi a garantire l’incolumità degli ospiti del convitto, sia in relazione a lavori per l’adeguamento dell’edificio sia alla mancata adozione di un provvedimento di sgombero a seguito delle forti scosse, anche e soprattutto dopo il sopralluogo del 30 marzo 2009, essendo peraltro consapevole dello stato dell’edificio e delle sue condizioni di vulnerabilità edilizia e sismica”.