Alfedena, Barrea, Scanno, Pescasseroli: l’Abruzzo da scoprire

1 luglio 2023 | 09:15
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Alfedena, Barrea, Scanno, Pescasseroli: l’Abruzzo da scoprire

Cosa accomuna Alfedena, paese dei dottori e dei selciatori, Scanno, Barrea e Pescasseroli? Vi portiamo alla scoperta di alcuni paesi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Abruzzo: terra di transumanza, di tradizioni, di folklore, di paesi montani e marini splendidi nella loro unicità e terra di Parchi! Oggi l’Abruzzo può vantare la presenza di tre parchi nazionali, un parco regionale e 38 aree protette tra oasi, riserve regionali e riserve statali. In totale il 36,3% del territorio regionale è sottoposto a tutela ambientale. E con l’estate, quale migliore occasione per fare un giro, che sia di un giorno o un lungo week end, alla scoperta dei tesori naturalistici e dei caratteristici paesini che ruotano intorno. Vi portiamo questa volta, dopo il ‘giro’ virtuale (se non lo hai ancora letto ecco l’articolo), a Castel del Monte, Stiffe e Santo Stefano di Sessanio, alla scoperta di Alfedena, Barrea, Scanno e Pescasseroli, paesi antichi, arroccati, magici e pittoreschi, afferenti al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

L’Ente Parco è stato istituito nel 1923 per salvaguardarne le eccezionali caratteristiche naturali e salvare dall’estinzione alcuni animali selvatici. Esteso per 50.000 ettari, il Parco si trova nel cuore dell’Appennino centrale e comprende 25 comuni. Innanzitutto, non dobbiamo dimenticare che tutta la zona del Parco ha una ricca tradizione gastronomica: dagli orapi, spinaci selvatici che vengono utilizzati, insieme alla ricotta di pecora per facile i classici ravioli, alla pasta fresca, i formaggi e la carne di pecora, il castrato, la zuppa della sposa, (un piatto molto ricco e legato – soprattutto ad Alfedena – alla tradizione antica dei matrimoni di una volta), le pizze fritte profumate con l’anice, la focaccia con gli sfrizzoli, il pane cotto al forno a legna, i mostaccioli al cioccolato.

Una volta soddisfatto il palato, in uno dei tanti ristoranti o agriturismi nella zona del Parco, cosa vogliamo visitare?

C’è, ad esempio, il piccolo e non tanto conosciuto paese di Alfedena, arroccato come un piccolo presepe, sacello prezioso di tante strie, tramandate da chi ne ha conservato memoria e ricordo. Parte del suo territorio è compreso all’interno dell’Ente Parco, mentre prima faceva parte della comunità montana Alto Sangro e altopiano delle Cinquemiglia e parte del suo territorio comunale è compreso all’interno del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. È il comune situato più a sud della provincia dell’Aquila, nonché della regione Abruzzo, posto al confine con la provincia laziale di Frosinone e con quella molisana di Isernia. Alfedena è conosciuto anche come il “paese di dottori”, un nome dovuto e che si intreccia con le consuetudini del paese del secolo scorso. Il nome “il paese dei Dottori” arriva dall’800, a motivo della crescente aspirazione degli abitanti, molti dei quali emigrati in America per “far studiare” i figli, hanno consentito alle generazioni successive di raggiungere titoli di studio “alti” per l’epoca e di stampo universitario.

Perchè gli alfedenesi di una volta erano, all’epoca, prevalentemente dediti all’agricoltura, all’allevamento e, se non emigrati all’estero, all’antico mestiere dei selciatori nell’Agro Romano. Per non dimenticarli mai, il paese, a imperitura memoria ha fatto erigere anche una statua all’interno della Villa Comunale. Si tratta di una scultura commemorativa, eseguita da Sandro Pagliuchi, noto scultore di bronzo e marmo, a riconoscimento dell’opera di generazioni di selciatori alfedenesi.

monumento alfedena

Alfedena, paese dei dottori e dei selciatori

Ma non c’è solo la statua: il paese sorge in un’area che ospita una vasta necropoli italica, esplorata dagli archeologi a partire dal 1882. Questa necropoli presenta notevoli somiglianze con altri due siti alto sangrini, quello di Ops e quello di Barrea. Tali analogie hanno permesso agli esperti di parlare di una vera e propria facies culturale dell’Alto Sangro. Testimonianza della storia medievale del paese, la torre ottagonale del castello di Alfedena (XII secolo) domina l’intero centro storico. Dai lati della torre si estendono alcuni tratti delle antiche cortine. Una scalinata, recentemente restaurata e provvista di illuminazione, consente la visita ai turisti.

Non solo storia: scopriamo i laghi di Alfedena, Barrea e Scanno

Per sfuggire alla calura estiva Alfedena ha anche il lago della Montagna Spaccata, una delle mete preferite da residenti e turisti durante le calde giornate. Si tratta di un bacino artificiale realizzato negli anni ’50 a seguito di uno sbarramento del Rio Torto per la produzione di energia elettrica. Nel tempo è diventato una delle maggiori attrattive turistiche della zona, grazie ad un ambiente naturale incontaminato e particolarmente suggestivo. Copre una superficie di circa 46 ettari, ed ha una profondità di circa 68 metri dove è possibile anche pescare essendo ricco di trote, cavedani e rivelli. La pedana galleggiante, posta sulla riva del lago nel 2019, permette ai visitatori di poter usufruire delle acque del lago in tutta tranquillità. La natura che lo circonda è intensa e suggestiva, frequenti sono stati negli anni gli avvistamenti di lupi, cinghiali, orsi, camosci e cervi. A differenza del vicino Lago di Barrea o di Scanno era rimasto negli anni quasi immutato, non ci sono lidi, non ci sono accessi all’acqua e per anni non c’è nemmeno un punto ristoro, un bar o un ristorante nelle vicinanze. Questi disagi non hanno però scoraggiato i visitatori e spesso è stato teatro di allegre arrostate improvvisate.

alfedena lago

Se piace la gita al lago, allora, in zona, non può mancare un giro a Scanno, il paese del lago a forma di cuore. Completamente balneabile, ha conquistato anche la bandiera blu; è il più grande specchio lacustre naturale d’Abruzzo e si è formato a causa di una frana staccatasi dal Monte Genzana che ha bloccato il corso del fiume Tasso. Intorno ci sono diversi percorsi da fare in bici o a piedi, e le coste sono state attrezzate con aree di sosta per fare grigliate o prendere il sole.

Considerato uno tra i paesi montani più belli d’Italia, Scanno è una meta turistica ideale sia d’estate che d’inverno, grazie ai suoi numerosi punti di interesse e alle molteplici attività che si possono praticare in questa zona. Dal trekking alle escursioni in mountain bike, dall’equitazione allo sci di fondo, è una località che conquista diverse tipologie di visitatori. Il paese, piccolino e molto caratteristico, ha origine antiche e sembra fosse abitato già in epoca romana. Dal ‘900 in poi, ha conquistato con il suo fascino fotografi e sia italiani che stranieri. I suoi bellissimi scorci e la sua gente, le donne di una volta con il classico vestito abruzzese, sono i soggetti di numerosi scatti realizzati da autori come Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Renzo Tortelli. Una foto di Mario Giacomelli, “Il bambino di Scanno”, è entrata a far parte della collezione di opere fotografiche del Museum of Modern Art di New York.

lago di scanno
Barrea

Dopo il lago della Montagna Spaccata e quello di Scanno, a questo punto il giro può definirsi completo con un passaggio a Barrea. Importante località turistica, appartiene alla Comunità Montana Alto Sangro e all’Altopiano delle Cinque Miglia ed è uno dei centri principali del Parco Nazionale. Il lago è stato realizzato negli anni ’50 attraverso lo sbarramento del Fiume Sangro con una diga costruita presso la foce di Barrea. Alimentato dal fiume Sangro e dai torrenti il Rio della Valle, Rio Acqua dei Monaci e Profulo ha una larghezza media di 500 metri ed una profondità di 35 metri. Tutto intorno è presente una rigogliosa vegetazione, lungo le sponde si affacciano altri 2 paesi oltre Barrea: Villetta Barrea e Civitella Alfedena. Molto ricca è anche l’avifauna; in questa zona, infatti, nidificano aironi, germani, gallinelle d’acqua e martin pescatori. Meta ideale per gli appassionati dell’escursionismo, dal centro di Barrea è possibile praticare escursioni verso il lago Vivo, il Pantaniello e il rifugio Resuni.

cervi bagno lago di barrea

Il nome Barrea, “Barreiam” in latino, proviene dalla base “barr”, che potrebbe significare burrone. In base alle fonti storiche sembra che i primi insediamenti risalgano all’epoca preistorica, come testimoniano importanti ritrovamenti di alcune necropoli risalenti al periodo che va dal VII secolo al IV secolo a.C. La sua struttura odierna, fu creata intorno all’anno Mille per opera di alcuni monaci, con l’intento di raccogliere le popolazioni della vallata in insediamenti più sicuri. In paese, merita sicuramente una visita il castello, simbolo del potere feudatario, risalente all’XI secolo, è caratterizzato da una torre a pianta quadrata e una a pianta circolare collegata da una cinta muraria fortificata. Attualmente è sede di eventi culturali.

Sempre nella zona non può mancare un giro a Pescasseroli, comune principe del Parco Nazionale d’Abruzzo, arroccato a 1167 metri sopra il livello del mare. Si tratta di una località che, con il suo patrimonio storico, naturale e culturale, attrae visitatori tutto l’anno. Il centro storico cittadino è un luogo di grande fascino caratterizzato da strette viette, palazzi signorili e botteghe di artigiani che producono articoli della tradizione locale. Molti edifici sono stati realizzati in pietra locale, detta anche “pietra gentile” dal nome di una delle montagne che circondano il paese. Durante tutto il periodo estivo si presenta come la meta ideale per fuggire dall’afa e dal caos cittadino, un paradiso per tutti coloro che amano fare escursioni non solo a piedi o in bicicletta, ma anche a cavallo, con maneggi che offrono particolari programmi dedicati a bambini e ragazzi. Presso gli impianti sciistici sorge anche un nuovo Bike Park.

pescasseroli

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