Ponte di Molina Aterno, inizia fase dissequestro: possono partire i lavori di demolizione

6 luglio 2023 | 10:58
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Ponte di Molina Aterno, inizia fase dissequestro: possono partire i lavori di demolizione

MOLINA ATERNO – Sopralluogo dei tecnici del Tribunale, inizia fase dissequestrato del ponte a cui è ceduto un pilone. A breve i lavori di demolizione e smaltimento.

MOLINA ATERNO – Sopralluogo dei tecnici del Tribunale, inizia fase dissequestrato del ponte a cui è ceduto un pilone. A breve i lavori di demolizione e smaltimento.

Sopralluogo da parte dei tecnici del Tribunale che si sono incontrati con Comune, Provincia e Genio Civile per le ultime verifiche sul ponte crollato a Molina Aterno che daranno il via alla fase di dissequestro della struttura. A fine incontro è stato redatto un verbale nel quale è stata messa nero su bianco la nuova fase che di fatto dà il via al dissequestro e quindi consente di dare inizio anche ai lavori di demolizione e smaltimento dello stesso ponte nel più breve tempo possibile. Ancora qualche incognita, invece, sulle tempistiche della ricostruzione. “È stato un incontro positivo – spiega il sindaco di Molina Aterno, Luigi Fasciani, a IlCapoluogo – e cercheremo di accelerare le procedure per accorciare i tempi dei lavori. Altrettanto fondamentali i tempi in cui il ponte verrà ricostruito, per cui vigileremo con la massima attenzione”.

Ponte Molina aterno

Era il 18 gennaio 2023 quando il fiume Aterno, in piena, trascinò tronchi, rami e detriti lungo tutta l’asta fluviale. Giorni di intense precipitazioni che nel comune di Molina Aterno hanno causato il cedimento, sulla strada provinciale 11, del “ponte all’occhiale”: tuttora, la struttura si regge su di un grosso tronco che ha preso il posto di un pilone, ceduto per la furia dell’acqua. Aperta l’inchiesta per accertare se vi siano e di chi siano le responsabilità, per cui l’intera area era stata sequestrata, rendendo impossibili i lavori. Ora finalmente la situazione si è sbloccata.
Il ponte “dell’occhiale”, così chiamato dai molinesi, è una struttura costruita 70 anni fa ed era sotto osservazione per il rischio idrogeologico. Anche prima del crollo, si erano succedute le riunioni tra il Prefetto, gli organi della Regione e Provincia, e i sindaci, i quali avevano messo in luce le difficoltà e le criticità legate proprio al rischio idrogeologico sul territorio.