Tutti i Santi giorni, 8 luglio: oggi si ricordano i Santi Aquila e Priscilla

La rubrica “Tutti i Santi giorni” dell’8 luglio: i Santi Aquila e Priscilla.
La rubrica “Tutti i Santi giorni” dell’8 luglio: i Santi Aquila e Priscilla.
L’8 luglio si ricordano i Santi Aquila e Priscilla. I Santi Aquila e Priscilla sono due personaggi del Nuovo Testamento, coniugi ebrei convertiti al Cristianesimo e discepoli di San Paolo. Le notizie circa i due santi martiri sono tratte dagli Atti degli Apostoli e nelle Lettere di San Paolo: in entrambi i testi il nome della donna viene riportato come Priscilla o Prisca. Non è noto quando i Santi Aquila e Priscilla si trasferirono a Roma dove esercitarono la professione di fabbricanti di tende. Durante la persecuzione dell’imperatore Claudio e a seguito al decreto che ordinava l’espulsione da Roma di tutti i giudei, intorno al 50, lasciarono la città per stabilirsi a Corinto (Atti 18,1-3). Aquila e Priscilla erano probabilmente cristiani prima del loro incontro con Paolo, come sembra suggerire la familiarità che subito nacque tra di loro, anche se il Sinassario Costantinopolitano li dica battezzati dall’Apostolo, che accolsero durante la sua prima visita alla città. Dalle fonti si apprende che lo accompagnarono a Efeso (Atti 18,18-19) e istruirono l’alessandrino Apollo (Atti 18,26); la loro casa fu una ecclesia domestica, a servizio della comunità per le adunanze cultuali (1 Cor 16,19). Un caldo elogio dei due Santi è riportato da San Paolo scrivendo ai Romani (Rom 16, 3-5): «Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù: per salvare a me la vita, essi hanno rischiato la testa», forse riferendosi al tumulto degli argentieri, capeggiati da Demetrio (Atti 19, 23 e segg.). Incerti sono tempo, luogo e genere di morte dei Santi Aquila e Priscilla. Alcuni identificano Priscilla con la vergine e martire romana Santa Prisca, venerata nella chiesa omonima sull’Aventino; altri con la Priscilla, titolare delle Catacombe della Via Salaria; inoltre, accostano Aquila a un personaggio della gens Acilia collegata con le dette Catacombe: da queste ipotesi, la tradizione li vuole martiri, e, prendendo occasione dal “cervices suas supposuerunt” riportato da San Paolo nella Lettera ai Romani, aggiungono che furono uccisi per mezzo della decapitazione.
Nell’arte i Santi Aquila e Priscilla sono raffigurati insieme, in abiti romani, spesso con gli attributi della corona e della palma del martirio.
