Cronaca

Truffa dello specchietto, facciamo attenzione

Torna la truffa dello specchietto: come funziona e come evitare di essere raggirati. Truffatori scatenati, tante segnalazioni.

La truffa dello specchietto dilaga e le vittime prescelte sono gli automobilisti. Sempre più frequenti le denunce, senza distinzione tra città e provincia, da Nord a Sud del Paese.

Come funziona la truffa dello specchietto? Il malvivente finge che il suo specchietto sia stato rotto dalla nostra vettura in marcia, in modo da farsi dare i soldi in contanti per riparare il danno. È una scelta “furba” per i truffatori, perché lo specchietto è in assoluto la parte più sporgente dell’auto e quindi è l’estremità più scelta. I ladri agiscono in modo molto quasi elementare, lanciando palline di plastica o piccoli sassi da una vettura ferma, o comunque in marcia lenta, sulla fiancata del malcapitato prescelto, in modo da fare un rumore abbastanza percettibile. In seguito, l’auto dei truffatori si avvicina e i malviventi chiedono di venire a constatare il danno che secondo loro è stato arrecato: di solito, appunto, lo specchietto rotto. Dopo la constatazione, i malviventi chiedono al truffato un risarcimento in denaro immediato e in contanti, in modo da evitare la burocrazia e accelerare i tempi. Naturalmente, non viene chiesto con gentilezza, ma in modo abbastanza minaccioso e, tra l’altro, la cifra richiesta per finirla lì non è molto economico: infatti, per evitare qualsiasi grana, l’automobilista leso fa vedere tutte le banconote che ha con sé e che il ladro valuta a seconda del danno (possono essere 20, ma anche 50 euro).

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