L’Aquila sei bellissima: 3 ore di risate e musica con Maurizio Battista per i Cantieri dell’Immaginario
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“Bellissima L’Aquila, anche meglio di Parigi e Berlino!”. 3 ore di comicità e divertimento alla scalinata di San Bernardino per lo spettacolo di Maurizio Battista per i Cantieri dell’Immaginario.
“L’Aquila è bellissima, da Roma ci metti un’ora per arrivare e poi almeno il doppio per arrivare alla Scalinata di San Bernardino! Aò c’è voluta la guida!Sono molto contento di essere tronato qui e per voi, solo per voi, mi sono fatto anche la barba!”. È una comicità verace quella di Maurizio Battista, semplice, “pulita”, che fa stare senza pensieri, che ha tenuto incollati alle sedie della scalinata di San Bernardino i 1400 spettatori dello spettacolo “Ai miei tempi non era così” lo spettacolo sold out organizzato dal Teatro Stabile d’Abruzzo per la rassegna I Cantieri dell’Immaginario.
Cavalli di battaglia, sketch nuovi e tanta musica con i Los Locos, l’iconico gruppo dei balli di gruppo anni ’80 e ’90, per uno spettacolo che ha visto sul palco Maurizio Battista nei panni di un perfetto e consumato showman. L’attore, il comico, il cabarettista dalla lunga e fortunata carriera, ha scritto questo spettacolo insieme a Fabrizio Gaetani, Gianluca Giugliarelli e Gianni Quinto. 3 ore di puro divertimento in cui Battista con la sua verve comica ha analizzato stili di vita, evoluzioni tecnologici, passioni e tant’altro che negli anni hanno cambiato le nostre abitudini, la nostra quotidianità. Sul palco non solo la musica dei Los Locos, anche le canzoni di Renato Zero interpretate da Daniele Si Nasce.
Maurizio Battista è legato. a L’Aquila, dove era già stato nel post sisma all’Auditorium della Guardia di Finanza. Affezionato a L’Aquila e alla gente che ha reso bella L’Aquila, come la straordinaria Pia Velsi, attrice del secolo scorso, oggi quasi centenaria che ogni tanto va a trovare nella piccola casa dove vive a Roma, accudita dai nipoti.
“Perchè ai miei tempi non era così? Perchè ci divertivamo con pochi senza fronzoli ed effetti speciali – ha spiegato -. Io la sofferenza la conosco bene, mi sono sposato 3 volte per inseguire l’amore e una volta è stato proprio un giudice a dirmi ‘Signor Battista, rallenti!’. Un comico che non ha sofferto è un mezzo comico, non lo può fà…”. A fine spettacolo anche l’iconico pezzo sul matrimonio e, come da copione, anche i saluti e i selfie di rito.
Una serata bellissima, calda come solo luglio sa regalare, preludio della grande consacrazione: il prossimo 22 luglio Maurizio Battista sarà al Circo Massimo, la prima volta per un comico, in uno spettacolo corale, “Una serata indimenticabile” che coinvolgerà 40 persone, su un palco da 60 metri, nello stadio più grande della storia, generalmente concesso solo alle grandi star della musica – come Bruce Springsteen o i Guns n’ roses – per un evento con cui verranno ripercorsi i quasi 32 anni di carriera, da prima di “Fantastico” del 1989, di “Colorado” e dei lunghi tour teatrali da Nord a Sud del Pese. In scena, non potrà mancare il bancone del bar dove Maurizio ragazzo lavorava con papà Antonio.
