L'aquila

Alessandro Preziosi a L’Aquila con le Idi di Marzo: Qui ho compiuto un viaggio indimenticabile

"L'Aquila mi ha dato la conferma della mia grande passione per il teatro". L'intervista ad Alessandro Preziosi in scena con "Le Idi di marzo" per i Cantieri dell'Immaginario.

“L’esperienza da direttore artistico nel Tsa negli anni del post sisma (dal 2011 al 2014 ndr) è stato un viaggio indimenticabile che non posso non ricordarlo se con grandissima emozione. Questo posto e la gente che ho incontrato mi hanno dato la conferma che quel fuoco che avevo dentro era indispensabile per andare avanti”. Alessandro Preziosi ricorda con affetto gli anni da direttore artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo e lo fa dalla scalinata di San Bernardino poco prima di salire sul palco con le Idi di Marzo, in programma per la rassegna I cantieri dell’Immaginario.

Alessandro Preziosi porta in scena Marco Antonio, che è solo l’amico leale di Giulio Cesare, o è un abile manipolatore che, attraverso la retorica, riesce ad avere l’appoggio del popolo romano, in un momento in cui sembra davvero impossibile? “Si tratta di un viaggio di una potenza drammaturgia rara – spiega Preziosi ai microfoni del CapoluogoGiulio Cesare è il dramma di Shakespeare più contemporaneo dal punto di vista politico e antropologico perchè sprofonda nell’ambizione dell’essere umano, donandogli un senso di modernità incredibile, assimilandolo ai nostri politici che riescono a ribaltare un punto di vista oggettivo come un qualcosa a loro favore”.
A proposito della manifestazione, Preziosi ha sottolineato: “I Cantieri dell’Immaginario hanno nel titolo la semplicità e l’ingegno di chi, tanti anni fa, durante il terremoto, doveva dare vita sociale e culturale alla città. Oggi la manifestazione è diventata una realtà fondamentale per la musica e per lo spettacolo dal vivo, non solo in Abruzzo ma in tutta l’Italia”.

L’intervista del Capoluogo

In scena Marco Antonio, accompagnato da musica elettronica che agevola la fluidità all’adattamento teatrale. Le musiche originali eseguite dal vivo dall’autore Giacomo Vezzani, compositore e attore della compagnia Teatro del Carretto, autore, tra l’altro, della colonna sonora di Invisible Boy di Salvatores e delle musiche di innumerevoli spettacoli teatrali e lungometraggi, seguono come una colonna sonora cinematografica il dipanarsi della narrazione fino al compiersi del drammatico finale. Il racconto prende le mosse dalla celebre orazione funebre di Antonio che incastona un dramma in cui i personaggi, cospiratori o fedeli a Cesare, sono totalmente ambigui, né positivi né negativi né luci né ombre sono innanzitutto politici che agiscono in conseguenza o in nome del Potere: anime guidate dall’Ambizione. E l’Ambizione è per natura ambivalente, mai solo buona, mai solo cattiva. Tutti agiscono senza alcuno scrupolo, anche quando sembrano farlo a fin di bene. Il fine giustifica i mezzi e nessuno si tira indietro. Cassio e Bruto agiscono per il bene della Patria o per segreti rancori?

I Cantieri dell’Immaginario, torna a L’Aquila Alessandro Preziosi con Le Idi di marzo

 

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