La classifica Censis delle Università italiane 2023-2024. Univaq in ultima posizione tra gli atenei di classe media. L’università “D’Annunzio” penultima tra i grandi atenei e Teramo terzultima tra i “piccoli”.
Non brillano le università abruzzesi nella classifica Censis 2023-2024 pubblicata dall’istituto di ricerca per dare “uno strumento per fornire orientamenti alle scelte di tutti gli studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria”. La classifica è suddivisa in diverse categorie, in base alla dimensione degli atenei analizzati. Per la classe “media” si piazza purtroppo in ultima posizione l’università dell’Aquila, con 79 punti; a guidare la stessa classifica, Trento, Udine e Siena.
Di poco migliore la classifica per Teramo, che tra le università di piccole dimensioni si piazza al terzultimo posto (con punteggio di 80), appena sopra quelle di Basilicata e Molise; a “vincere” qui, sono Camerino e Tuscia.
Stessa zona classifica per la “D’Annunzio” Chieti – Pescara che tra le “grandi” si piazza penultima (punteggio di 77,3), solo sopra Catania; Pavia, Perugia e Calabria, le prime tre classificate.
“I dati aggregati riportati – precisano però dalla Commissione Orientamento e Tutorato del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia dell’Università dell’Aquila – non danno il giusto valore ad alcuni corsi di laurea di eccellenza del nostro ateneo e rischiano di screditarne il valore. A tal proposito si fa presente che la Classifica Censis contiene anche dati disaggregati e nello specifico i corsi di laurea magistrale in ingegneria industriale e dell’informazione del nostro Ateneo sono al quinto posto nella classifica generale (primi tra gli atenei del centro sud Italia), ed al primo posto per quanto concerne le opportunità internazionali offerte agli studenti. Negli atenei generalisti spesso sono presenti eccellenze che, nel trattare dati mediati, non si evidenziano ma a cui vi inviterei di dare il giusto riscontro”.
Tra gli atenei di dimensione “mega”, naturalmente non figurano abruzzesi: in questo caso le prime posizioni sono appannaggio di Bologna, Padova e Roma “La Sapienza”, mentre Torino, Bari e Napoli “Federico II” sono i fanalini di coda.
La classifica dei quattro Politecnici, invece, vede in vetta Milano, poi Torino, Bari e Venezia Iuav.
“Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario italiano (atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) – spiega il Censis – basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità. Sono consultabili anche le classifiche della didattica delle lauree triennali, delle magistrali a ciclo unico e delle lauree magistrali biennali (rispettivamente raggruppate in 15, 7 e 15 gruppi disciplinari) ed è disponibile la metodologia utilizzata per la classificazione. Complessivamente, sono 70 le classifiche stilate, a partire da una batteria di 948 variabili considerate”.
