Cronaca

Diffamazione a mezzo stampa, rinviati a giudizio 2 avvocati aquilani

A processo due avvocati aquilani accusati di diffamazione a mezzo stampa ai danni di un vigile urbano e del titolare di un locale in centro storico.

Rinviati a giudizio due avvocati aquilani accusati di diffamazione a mezzo stampa ai danni di un vigile urbano e del titolare di un locale in centro storico. Si tratta di Claudia Aloisio e Fausto Corti, entrambi del foro dell’Aquila.

Le indagini – che si sono poi concluse con il decreto di rinvio a giudizio per entrambi – sono partite a seguito della querela sporta da uno dei Vigili urbani preso di mira dai due avvocati e dal titolare dell’attività in centro storico, entrambi difesi dall’avvocato Vincenzo Calderoni, del foro dell’Aquila. L’udienza predibattimentale si terrà il prossimo 4 marzo 2024.

La Procura dell’Aquila, a seguito di indagini, ha ritenuto di sottoporre al vaglio del giudice la sussistenza del reato di diffamazione a mezzo stampa, notificando a marzo scorso ai due indagati l’avviso ex articolo 415 bis c.p.p e successivamente il decreto di citazione a giudizio.

Gli avvocati Fausto Corti e Claudia Aloisio sono stati indagati in riferimento a una conferenza stampa indetta a novembre scorso da un’associazione cittadina alla quale hanno preso parte attiva (uno dei due in qualità di presidente e l’altro in qualità di legale dell’associazione), a seguito di una serie di polemiche mosse da alcuni residenti del centro storico dell’Aquila – riuniti nell’associazione – che lamentavano contravvenzioni continue da parte della Polizia Municipale. Nel corso di quell’incontro i due avvocati – in concorso tra loro – avrebbero attribuito a due Vigili urbani di aver posto in essere una disparità di trattamento a discapito di un loro associato, residente su via Garibaldi.

Secondo i due avvocati, i Vigili urbani lo scorso 11 novembre avrebbero omesso di elevare una contravvenzione a carico del titolare di un locale che si trova a Piazza Chiarino – di cui hanno fatto il nome in conferenza stampa – che aveva lasciato l’auto, in posizione irregolare e in divieto di sosta, vicino la sua attività. Contestualmente, i due indagati, hanno sostenuto in conferenza che lo stesso pomeriggio, a un residente della zona, facente parte dell’associazione da loro rappresentata, la multa era stata elevata, allorché aveva lasciato la macchina in divieto di sosta su via Garibaldi per scaricare la spesa.

La disparità di trattamento – denunciata dai due avvocati – sarebbe consistita nell’aver elevato la multa a carico del residente e nell’aver omesso di elevarla a carico del titolare del locale. A riprova delle loro affermazioni avevano diffuso, anche sui social, un video nel quale erano stati ripresi – a loro insaputa – i due vigili urbani mentre stavano facendo le multe ad alcune auto parcheggiate a Piazza Chiarino. Al contrario di quello che i due legali hanno sostenuto durante la conferenza stampa, la Procura dell’Aquila ha potuto accertare che le multe erano state fatte a tutti e dunque nessuna disparità di trattamento era stata posta in essere.

Diffamazione a mezzo stampa, indagati 2 avvocati aquilani

 

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