The Rossettis, il talento della famiglia Rossetti di Vasto in mostra in Inghilterra

“The Rossettis”, la straordinaria famiglia vastese dei Rossetti protagonista in Inghilterra: a Londra, fino al 24 settembre, una mostra dedicata alle opere di Dante Gabriel e a Christina. Tra arte e disincanto.
“The Rossettis”, la straordinaria famiglia vastese dei Rossetti protagonista in Inghilterra: a Londra, fino al 24 settembre, una mostra dedicata alle opere di Dante Gabriel e a Christina. Tra arte e disincanto.
Gabriele Rossetti nacque a Vasto (CH), il 28 febbraio 1783, sotto il Regno dei Borboni, da un’umilissima famiglia. Il padre Nicola, artigiano, nonostante le difficili condizioni economiche fece studiare il figlio prediletto, fino all’Università di Napoli. Qui, Gabriele, grazie al suo straordinario talento artistico, divenne poeta e librettista presso il prestigioso Teatro San Carlo e altresì il “Conservatore” dei “marmi e dei bronzi antichi” dell’antica città partenopea. La ricca personalità del capostipite di questa illustre famiglia orientò i suoi stessi figli, con la svolta del loro trasferimento a Londra, per la sua inclinazione rivoluzionaria fin dalla fine degli anni 20 dell’800, dove il patriarca si stabilì con la moglie Francesca Polidori e dopo con tutti i loro talentuosi figli, spegnendovisi il 16 aprile 1854. Qui la nascita della primogenita Maria Francesca, nel 1827, già nella “terra dell’Albione”, che si occupò di studi danteschi e di opere letterarie. Dante Gabriel, il secondo figlio della coppia Rossetti, nacque nella capitale dell’impero britannico il 12 maggio 1828, divenendo il suo esponente più conosciuto, iniziando sempre come cultore delle letture dedicate a Dante Alighieri e dei poeti del “Dolce Stilnovo“. In seguito fu il Rossetti sia poeta che pittore più conosciuto e celebrato, a livello europeo.
Il terzogenito, William Michael, arrivò il 25 settembre 1829 e fu il più longevo, morendo nel 1919 a novant’anni, avendo visto anche la terribile “Grande Guerra” che lasciò tutta l’Europa distrutta, aprendola alle stesse avventure dei regimi totalitari, dal fascismo al nazismo, creando le premesse per il secondo conflitto mondiale. L’ultima di questa leggendaria dinastia divenne poi la giovane Christina Giorgina, che vide la luce, sempre in terra londinese, il 5 dicembre 1830. Ben presto si affermò come una poetessa precoce, con una forte educazione religiosa, molto influenzata dalla stessa chiesa anglicana. Solo dopo i trent’anni, la giovane Rossetti pubblicò la sua prima opera: “Goblin market and Luther poems”, che fu acclamata come un capolavoro, quasi un emblema della cosiddetta “poesia devozionale“, ma anche dedicata ai minori, fino alla “lirica amorosa” che arriverà agli ultimi decenni del secolo, di massima potenza di un impero dove “non tramontava mai il sole”, dalla vecchia Europa alle Indie. Soprattutto tante liriche d’amore nascevano “da storie dolorosamente vissute e da sprazzi di lucidità, che trasformavano il dolore in un sentimento leggero e giocoso”, pur riaffermando i forti valori culturali, religiosi e sociali contro lo sfruttamento della persona, specie dei minori e delle donne, dalla schiavitù alla prostituzione, fino alle prime campagne pacifiste contro tutti i conflitti, procurandole anche una sofferenza psico-fisica, che la fece cedere ad un male incurabile. Malattia che purtroppo colpì anche Maria Francesca, la sua amatissima sorella.
Come si vede una stirpe familiare d’origine abruzzese, che ha attraversato due secoli, con un talento quasi ereditario, esploso più con alcuni esponenti, tra i quali Dante Gabriel. Egli emerse con la matrice poetica e letteraria comune, sempre attorno alla gigantesca figura di Dante, ma anche di Shakespeare, Goethe e Poe, affiancandovi il dono della pittura. Tutti i critici fanno comunque derivare la sua ispirazione al suo amore per l’arte italiana del medioevo, in particolare della “Scuola dei Preraffaelliti“. A metà dell’800 Dante Gabriel iniziò questa sua prima fase artistica, con i colori ad olio, con capolavori come “Ecce Ancilla Domini”, per poi passare ai disegni ed acquarelli, raffiguranti quadri danteschi o shakespeariani, per riprendere la tecnica ad olio per le sue incantevoli figure femminili che fecero epoca. Certamente, con queste splendide donne l’artista ebbe anche relazioni, sposando la celebre “Beata Beatrix”, la quale poi morì tragicamente, si scrisse, per un abuso di droghe.
La sua terra d’origine ha costituito il “Centro Europeo di Studi Rossettiani”, promosso dalla Città di Vasto con il Patrocinio dell’Università “G.D’Annunzio”, di Chieti Pescara, che ne onora la memoria, ma forse senza troppi sostegni regionali.
La Città di Forlì, nel 2024, ospiterà una grande mostra dei “Preraffaelliti-Un Nuovo Rinascimento”, riproponendo tanti dipinti di D.G.Rossetti, come incantevole “Vedova Romana”. Intanto, in questo 2023 a Londra – presso la “Tate Britain” – fino al 24 settembre si potrà ammirare la grande mostra: “THE ROSSETTIS”, dedicata a Dante Gabriel, a sua moglie Elizabeth Siddal e alla sorella Christina: 150 DIPINTI, DISEGNI, FOTOGRAFIE E POESIE di questa famiglia definita “eivoluzionaria” nelle idee politiche, come nella poesia e nella pittura, con un filo rosso d’avanguardia e di creatività, che si è tramandata nel tempo, arrivando fino ad oggi con un fascino immutato. La storia originale dei Rossetti, che per essere fedeli alle proprie idee affrontarono l’esilio e inserendosi un “altro mondo”, con la forza e la tenacia di un talento letterario e artistico poliedrico, ma con il grande amore per l’Italia e per un grande italiano: Dante Alighieri, in una nuova terra dell’esilio, che aveva già accolto illustri italiani come Giuseppe Mazzini, fin dal 1837 per oltre tre decenni, nel quartiere “Little Italy” di Londra.