Carlos Alcaraz, L’Aquila nella favola del n° 1 del tennis mondiale

L’AQUILA – Quando il campione Carlos Alcaraz ha giocato al Torneo Challenge Internazionale al circolo Peppe Verna. Pietrucci: “Ragazzo affabile e un po’ timido, ma già si capiva che sarebbe diventato un campione”.

Carlos Alcaraz è il nome del momento. Vent’anni, faccia da bravo ragazzo, un po’ timido, è il tennista spagnolo che ha sottratto lo scettro a Novak Djokovic, battendolo a Wimbledon e piazzandosi al 1° posto del ranking ATP: è il più giovane a riuscire nell’impresa. Una storia sportiva entusiasmante in cui anche L’Aquila si può prendere un “pezzetto” di quel percorso, con la partecipazione del giovanissimo campione, allora appena 16enne, al Torneo Challenge Internazionale al circolo Peppe Verna. “Quell’anno – ricorda a IlCapoluogo.it l’allora presidente Pierpaolo Pietrucci – perse contro Frederico Ferreira Silva, ma già da allora si vedeva la stoffa del campione. Musetti e De Nicola, ospiti di quella inaugurazione, in quell’occasione ci dissero che avremmo sentito ancora parlare di lui. Oggi è il numero uno al mondo”.

Per quanto riguarda la sua avventura aquilana, Pietrucci ricorda: “Si trovò benissimo da noi, quel circolo incastonato nel centro storico gli piaceva tantissimo. Era un ragazzone timido, ma si fermava volentieri a firmare autografi per i bambini del circolo e fece anche qualche scambio con le bimbe della scuola di tennis”.
Ad accompagnarlo, un’altra leggenda del tennis, Juan Carlos Ferrero [qui l’intervista].

A quattro anni da quel torneo, a cui dovette cedere il passo al più esperto collega spagnolo, Alcaraz ha inciso il suo nome nella storia del tennis, battendo Novak Djokovic nella finale di Wimbledon e conquistando la vetta del mondo.

(In copertina, foto ANSA)