Rocco Papaleo a L’Aquila: Che bella la forza di questa città

Rocco Papaleo a L’Aquila per i Cantieri dell’Immaginario ha ricordato le serate pre sisma al Boss e la forza di questa città: “Dopo il 6 aprile ho visto tanta dignità”.
“Ma c’è ancora Ju Boss a L’Aquila? È il posto perfetto per creare connubio tra alcolisti e intellettuali”. Rocco Papaleo se la ricorda bene L’Aquila dove, nel pre sisma, venne a girare il suo fortunato “L’Amore non basta”. Questa estate un grande ritorno, sul magico palco della scalinata di San Bernardino, per lo spettacolo “Divertissement” organizzato all’interno della rassegna I Cantieri dell’Immaginario.
Rocco Papaleo, artista completo lucano, umile come lo sono spesso gli uomini di vero talento, sa cantare, recitare, dirigere film, sa far ridere e riflettere, sa scrivere spettacoli come “Divertissement” con il quale ha portato in scena un vero e proprio diario, “che raccoglie pensieri di giorni differenti da sfogliare a caso”, ha detto nell’intervista rilasciata al Capoluogo poco prima di salire sul palco.
Lo spettacolo è una produzione Francioni Produzioni, per la regia di Valter Lupo scritto da Rocco Papaleo con Valter Lupo, “checerca di arrivare al cuore e far divertire – spiega ancora l’artista – sono brevi annotazioni, rime lasciate a metà, parole che cercavano una musica, storielle divertenti o che tali mi appaiono nel rileggerle ora. Non è che un diario racchiuda una vita, di certo però, dentro, trovi cose che ti appartengono, e nel mio caso l’azzardo che su alcune di quelle pagine valesse la pena di farci orecchiette, per riaprirle ogni sera a chi ha voglia di ascoltare”.


Teatro, cinema, musica, qual’è la ‘dimensione’ di Papaleo, dov’è che si trova meglio?“Sicuramente a teatro! Ho bisogno di questo rapporto dinamico con chi accoglie la mia proposta. Sento la necessità di guardarsi negli occhi e sentire il calore o anche la disapprovazione. Il teatro offre la possibilità di essere creta nelle nostre mani, di evolversi, di modificarsi. Il cinema lo amo, ma è più ‘statico’, resta stampato nella nostra vita per sempre. Quando giro un film, dopo il set, quando torno a casa, spesso mi viene in mente come dovevo fare la scena e non posso farlo più”.
Tantissimi film, ognuno legato a un ricordo particolare, “Sono tutti miei figli e i figli si amano sempre allo stesso modo. Forse, guardandomi indietro penso con affetto a ‘Basilicata Coast to Coast’ (prima pellicola che ha visto Papaleo nelle vesti di regista ndr) un film fortunato, legato anche a un progetto importante”. C’è stato anche il film girato a L’Aquila, quello legato ai ricordi del Boss, “Mi ricordo la città prima del terremoto e mi ricordo che venimmo dopo il 6 aprile per un collegamento: fu molto toccante ed emozionante, in quella disperazione la cosa che mi è rimasta impressa è stata la dignità degli aquilani che erano lì con una forza, uno spirito imponente, ho visto persone che non si erano abbattute e avevano solo voglia di andare avanti”.
Basilicata e Abruzzo, così lontane, ma così simili per certi aspetti:“Magari ci vediamo presto e torno a girare un film, chissà!”.