Robert Consalvo, l’americano con le radici a Corfinio

L’On. Robert Consalvo, l’americano con le radici a Corfinio. La rubrica “Abruzzesi nel mondo”.
L’On. Robert Consalvo, l’americano con le radici a Corfinio. La rubrica “Abruzzesi nel mondo”.
L’emigrazione abruzzese negli Stati Uniti, tra la fine dell’800 ed i primi decenni del “Secolo Breve”, ha fatto emergere tanti talenti tra i suoi discendenti, in ogni campo.
I cognomi originali come i Mancini, Como, Ciccone e Crocetti nel dorato mondo della musica americana (anche quando si affermavano come Madonna o D. Martin) lo testimoniano, insieme ai vari esponenti politici. Tra loro affermatisi nei vari Stati ed a livello Federale, come la N. D’Alessandro in Pelosi o M. Pompeo ed in ultimo l’astro nascente Ron De Santis, Governatore della Florida e candidato alla Presidenza degli Stati Uniti. Oltre ai veterani al Congresso, sempre oriundi, come Rosa DeLauro, per il piccolo Stato del Connecticut, l’ultima generazione di mezzo, ora ha altri suoi rappresentanti istituzionali, come l’On. RobertConsalvo, sempre con le stesse origini nella Valle Peligna, come quelle di De Santis. Lo Stato è sull’ Atlantico, il Massachusetts, da decenni un feudo del partito democratico, anche dopo la vera e propria dinastia della famiglia Kennedy, con i destini tragici dei suoi primi due fratelli, John e Bob. Con l’ultimo Edward, iniziò l’esperienza politica del giovane Robert Consalvo, nato il 16/7/1969,nella grande Boston, nel suo quartiere di Hyde Park, con un percorso culturale e politico di tutto rispetto, con gli studi iniziati alla Catholic Memorial School e poi nella Xavier University, in Scienze Politiche.
Così dopo l’impegno nelle istituzioni, fin dall’inizio nelle file amministrative del partito democratico bostoniano, per oltre un decennio ha rappresentato il 5^Distretto,impegnato anche nelle campagne elettorali di vari sindaci della Città, divenendo il Capo del personale del Boston Public Schools e poi del Boston City Council.
Una solida formazione professionale, che ha fatto conoscere a Consalvo i gangli vitali di tutta la complessa macchina burocratica e gli ha creato anche le essenziali relazioni, interne ed esterne alla amministrazione pubblica di una città storica (fondata nel 1630), costitutiva del grande Paese ed ancora molto influente nell’ attuale politica federale, con i suoi 700mila residenti, in uno Stato di oltre 7milioni di abitanti. Dal 1 gennaio 2021 il rappresentante al suo Congresso è stato eletto proprio l’On. Bob Consalvo, a soli 52. anni, ereditando il seggio democratico di un veterano italo-americano, come Angelo Scaccia, parlamentare per 4 decenni del seggio bostoniano.

Una carriera brillante, completata con il matrimonio con la moglie Michelle, che le ha dato tre bambini, con la famiglia sempre fondamentale per i valori tradizionali e cattolici condivisi dalla società bostoniana. La recente visita in città della Consigliera Regionaledell’Abruzzo, Avv. AntoniettaLa Porta, ha visto l’incontro con la nostra grande comunità, guidata dallo storico “Ambasciatore” Domenico Susi, il Cav. Filippo Frattaroli ed il figlio, con tutta la Valle Peligna, in presenza anche dell’On. Roberto Consalvo, i cui nonni erano partiti da Corfinio. Una stretta sinergia con i poteri istituzionali della nostra Regione, anche con un auspicato ruolo più incisivo del CRAM, che ha un suo storico rappresentante. In verità, in vista dell’Anno delle Radici 2024, proprio a Boston si potrebbe far partire un progetto congiunto dei nostri vitalissimi oriundi, che qui hanno conquistato varie posizioni di prestigio, in tanti campi non solo della ristorazione e dei servizi, ma proprio nelle istituzioni amministrative e politiche. Non va dimenticato che Boston ospita prestigiose Università, come il MIT, dove insegna una grande Docente di Matematica come GigliolaStaffilani (con l’altro talentuoso Yuri Cacchio’, di Martinsicuro) tutti teramani. La stessa Professoressa, l’italianista Laura Benedetti, aquilana, è stata accademica nella prestigiosa Harvard ed ora è a Washington, alla Georgetown University. Tutti, nemmeno a dirlo, d’ origine abruzzese, come segno di una più alta integrazione culturale e professionale raggiunta, proprio nel cuore della ” OldAmerica”, di molti figli degli emigranti arrivati con le loro valige di cartone, colme però di sogni e di speranze, che ora si sono concretizzati. Qui nel “New England”,considerata dagli americani “The Hub”, il “Centro di tutto“.