Droga, Pescara choc: oltre 2300 dosi di cocaina al giorn0. Percentuali di consumi simili a Roma. I dati arrivano dalle analisi delle acque reflue. Consumi in aumento anche a L’Aquila.
È lo studio dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri a stilare una relazione dettagliata sui consumi di sostanze stupefacenti in Italia, analizzando la situazione nelle diverse regioni e province italiane. 27,5 dosi giornaliere di cocaina ogni 1000 abitanti a Pescara, secondo i dati aggiornati ad aprile 2022. Nella classifica definitiva figura anche L’Aquila, che non risulta essere tra i capoluoghi di regione in cui si segnalano elevati consumi. Nel capoluogo abruzzese salta all’occhio un aumento significativo rispetto al 2020, data a cui risale la prima rilevazione di riferimento nella graduatoria stilata dall’Istituto Mario Negri. Si è passati, infatti, dalle 6,9 dosi giornaliere su mille abitanti del 2020, alle 12,6 del 2022: un dato, quindi, più che raddoppiato in due anni.
C’è Pescara, quindi, sul podio dei consumi di cocaina nei territori nazionali, con percentuali simili a quella di grandi città quali Roma e Bologna. Da segnalare anche il boom di Venezia, Montichiari e Merano.
Ricordiamo che proprio a Pescara i numeri dei sequestri eseguiti dalle forze dell’ordine sono in costante crescita: lo scorso giugno, secondo il bilancio illustrato dalla Guardia di finanza del capoluogo adriatico, sono stati sequestrati 54 chili di droga in un anno.
Impossibile non citare, poi, l’operazione messa a segno al Ferro di Cavallo.
Sono 33 le città che hanno aderito allo studio, che ha visto una raccolta di 231 campioni: in ciascun campione sono state analizzate 21 diverse sostanze stupefacenti, nell’arco di due anni appunto, dal 2020 al 2022.
«In Italia – ha spiegato Sara Castiglioni, capo dell’unità di biomarker ambientali dell’Istituto milanese – la cocaina è risultata tra le sostanze più utilizzata, con consumi minori di metamfetamina ed ecstasy. Cresce però il consumo di ketamina a Milano. I consumi medi di metamfetamina, uno stimolante del sistema nervoso centrale, sono costanti e in media pari a 0,13 dosi al giorno per 1.000 abitanti, ma con valori più elevati a Roma».
A preoccupare anche quello che è considerato la nuova frontiera dello sballo, i derivati sintetici del fontanile, un oppiaceo derivato dalla morfina.
È possibile consultare la relazione integrale qui
Le sostanze maggiormente consumate – riporta la relazione – si confermano la cannabis e i suoi derivati.
I quantitativi di sostanza rilevati (principio attivo THC) sono risultati molto variabili nelle diverse città studiate, con medie dalle 47 alle 59 dosi/giorno/1.000 abitanti ed estremi dalle 12 dosi/giorno/1.000 abitanti di Belluno (quarta campagna) alle 166 dosi/giorno/1.000 abitanti di Nuoro e 112 dosi/giorno/1.000 abitanti di Bologna (seconda campagna). Consumi prossimi o superiori alle 100 dosi/ giorno/1.000 abitanti si rilevano inoltre a Fidenza, Cagliari, Trento e Trieste.
La seconda sostanza maggiormente diffusa in Italia è risultata la cocaina. Anche in questo caso è stata osservata una notevole variabilità tra le città, con una media nazionale compresa tra 9.5 e 12 dosi/giorno/1.000 abitanti ed estremi da poco meno di 1 dose/giorno/1.000 abitanti a Belluno (seconda campagna) fino a 27.5 dosi/giorno/1.000 abitanti a Pescara (quarta campagna) e 26 dosi/giorno/1.000 abitanti a Montichiari (seconda campagna). Consumi piuttosto elevati, attorno a 20 dosi/1000 abitanti/giorno, sono stati rilevati anche a Venezia, Fidenza, Roma, Bologna, Merano.
