Perdonanza 2023

Perdonanza 2023: ecco la Dama della Bolla, il Giovin Signore e la Dama della Croce

Perdonanza 2023, la presentazione della Dama della Bolla, della Dama della Croce e del Giovin Signore. Svelati i volti dei figuranti principali del Corteo della Bolla

Perdonanza 2023, presentati i figuranti del Corteo: svelati i volti della Dama della Bolla, della Dama della Croce e del Giovin Signore. È la cultura come leva per la rinascita e come modello di innovazione per le aree interne, l’ispirazione che ha guidato la scelta dei personaggi che saranno i protagonisti del corteo della Bolla, uno dei momenti più significativi della Perdonanza Celestiniana.

729esima Perdonanza Celestiniana: svelati questa mattina, durante la conferenza stampa alla presenza del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, i volti degli artisti che vestiranno i panni per la Dama della Bolla, il Giovin Signore e la Dama della Croce di quest’anno, a suggello dell’Aquila come candidata ideale a Capitale italiana della Cultura 2026. Il messaggio forte di questa edizione è incentrato sulla riconciliazione futuribile e auspicabile dei Popoli. La dama della Bolla è Viola Graziosi, attrice del panorama italiano e rappresenterà la capacità dell’Aquila di produrre cultura: di essere “centro propulsore e produttore di cultura”, ha spiegato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. Sarà un ragazzo “che si è messo in gioco”, Carlo Palermo, studente e musicista indie, a ricoprire il ruolo del Giovin Signore. Valentina Gulizia sarà la Dama della Croce, una giovane diplomata del Conservatorio in Arpa scelta “per la vocazione dell’Aquila di non essere solo un momento di transizione, ma anche un luogo dove c’è la possibilità di restare”. 

“La candidatura dell’Aquila a Capitale italiana della Cultura 2026 è stata d’ispirazione al tema scelto quest’anno per rappresentare il ruolo solenne dei tre protagonisti del Corteo storico della Bolla, coloro che incarnano i valori di pace e riconciliazione della Perdonanza Celestiniana. La cultura è lo strumento migliore per riconnettere la comunità e rilanciare la città e le aree interne della nostra regione. Per questa ragione, a rappresentare la Dama della Bolla, della Croce e del Giovin Signore saranno due giovani che vedono nella cultura uno dei motivi per restare, vivere e studiare all’Aquila che può offrire nuove opportunità professionali e di crescita anche nel mondo delle arti e della musica, e una affermata professionista del teatro. Grazie alla presenza dell’Accademia di Belle Arti, del Conservatorio, del Centro sperimentale di Cinematografia, all’Aquila è fervida la creatività che è potenziata e valorizzata nelle sue più svariate forme. In questo senso, la collaborazione istituzionale diventa incubatore della ricostruzione per la cultura” così ha concluso il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

Dama della Bolla è Viola Graziosi

Quarantatré anni, attrice poliedrica, tra le più apprezzate del panorama italiano, diplomata al prestigioso Conservatoire d’Art Dramatique di Parigi, lavora tra Francia e Italia alternando teatro classico a una ricerca contemporanea di nuovi linguaggi, tra cinema e tv. “Sono onorata di poter portare la Bolla del Perdono, sarà il costume più bello che ho mai indossato. Un rito che trovi simile al Teatro, nella sua azione di catarsi in cui l’anima trova cura, purificazione, accoglienza. Ho trovato a L’Aquila la rappresentazione completa, quotidiana, di tutto quello che ognuno di noi avrebbe il coraggio di fare. Ovvero una propria ricostruzione attraverso la scelta, la responsabilità, la direzione del bello, così L’Aquila può essere pietra miliare, esempio per l’Italia e per il mondo. Provo tanta gratitudine, un sentimento di onore e responsabilità. Mi dispiace di non essere presente oggi lì con voi, ci tengo a dire che in questi anni L’Aquila mi ha offerto incredibili occasioni, ad incominciare dalla messa in scena di Clitemnestra. In quell’occasione siamo stati pronti, insieme e, attraverso il teatro, abbiamo realizzato qualcosa di straordinario”, ha detto Viola Graziosi in collegamento durante la conferenza stampa di presentazione.

“Sono un’atleta del cuore, racconto storie e semino parole – ha dichiarato questa mattina l’attrice – le parole sono come i mattoni necessari alla nostra ri-costruzione. Ho cominciato a sviluppare un intenso rapporto artistico con il Teatro Stabile d’Abruzzo e con la città dell’Aquila, subito dopo la pandemia. Il primo spettacolo, andato in scena ancora con il distanziamento, è stato “Shakespeare for dummies”. In quel momento in cui avevamo così bisogno di ripartire, L’Aquila mi ha teso la mano. Tra le più importanti esperienze della mia vita e della mia carriera, cito “Clitemnestra” di Luciano Violante, prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo, che ha debuttato a luglio 2021 alla scalinata San Bernardino. L’Aquila rappresenta per me la pietra miliare dei nostri tempi. Sono cresciuta in Tunisia, ho vissuto tanti anni a Parigi, con il mio lavoro ho la fortuna di abitare in diversi luoghi d’Italia, ma mai avevo percepito questo senso di accoglienza e compassione come all’Aquila. Dal punto di vista civile, spirituale e architettonico, nella sua ricostruzione, L’Aquila ci mostra una direzione. E l’impegno culturale è altissimo, e questa è la prova della sua solidità. Il Teatro Stabile d’Abruzzo ha una storicità notevole, è stato negli anni il riferimento del teatro in Italia. Adesso nella ricostruzione che stiamo vivendo, tutti noi, perché le macerie sono ovunque, bisogna avere il coraggio di puntare in alto. Di costruire con mattoni saldi il mondo di oggi e di domani. E la cultura è la costruzione dell’anima. Solo così potremo essere consapevoli e quindi responsabili del nostro futuro. In virtù di tutto ciò, l’invito da parte del Sindaco Pierluigi Biondi a rappresentare la Dama della Bolla mi ha fatto un grandissimo onore. Anche perché, e non è cosa da poco, ho scoperto qualche mese fa di avere origini aquilane. La mia bisnonna, che era una Visconti, era originaria dell’Aquila e con la morte dei miei nonni materni, lo scorso anno, ho scoperto che abbiamo una cappella di famiglia nel cimitero monumentale della città. Ora sì mi sento al posto giusto”.

Dama della Croce è Valentina Gulizia

Ventidue anni, diplomata in Arpa al Conservatorio dell’Aquila Conservatorio A. Casella, è stata Presidente della Consulta studenti al Conservatorio. “Sono una studentessa diplomata da poco in Arpa. Sono emozionata di rappresentare, attraverso questa esperienza e questo ruolo, gli studenti. In questi anni ho scoperto L’Aquila, le sue istituzioni, soprattutto culturali. Ho fatto parte dell’orchestra del Conservatorio in un contesto, come quello aquilano, in cui la città ha costantemente aperto le porte e offerto i suoi luoghi per eventi culturali. L’Aquila offre ai suoi giovani molte possibilità e da Dama della Croce mi sento un anello di congiunzione in questo rito identitario. Un rito che c’è perché ci siamo tutti noi. E considero il rito identitario perché Celestino V dandoci la possibilità del perdono ha trasmesso un messaggio importante: cioè che siamo tutti uguali. Questo è la Perdonanza un evento che dona uguaglianza, è l’occasione per non sentirci superiori o inferiori a nessuno. La Perdonanza è un dono”, queste le parole di Valentina Gulizia.

Il Giovin Signore è Carlo Palermo

Ventuno anni, studente di Ingegneria dell’Informazione, presso l’Università degli studi dell’Aquila, e di pianoforte classico, presso il Conservatorio A. Casella. In parallelo all’attività accademica, porta avanti un progetto come cantante solista con il nome d’arte Qarlo. Il genere musicale ruota attorno all’indie e al pop e il tutto è prodotto da lui stesso in studio. “Per me la cultura e, in particolare la musica, è sempre stata una mamma. Mi ha fatto crescere. Porto avanti un progetto come cantante solista e mi autoproduco. Ho avuto la fortuna, nel mio percorso, di trovare sempre persone a L’Aquila disponibili ad aiutarmi ed oggi sono onorato di poter fare parte di questo evento. Prendo tutto quello che c’è da prendere da questa esperienza e penso che, nel mio percorso artistico, L’Aquila mi ha sempre ispirato, ogni giorno, e anche questo momento sarà uno dei tanti attimi in cui questa città saprà regalarmi tanto. Sono davvero emozionato per questa esperienza. A partire dal presupposto che il sentimento che muove la mia produzione artistica nasca da una necessità espressiva ho sempre pensato che il mio contributo, per quanto insignificante, potesse essere un potente mezzo per rafforzare la coesione giovanile. Penso che rivedersi in un messaggio per il quale la musica si fa veicolo permetta ad un individuo di sentirsi parte di una collettività, di cui forse ignorava l’esistenza. Sulla base di questa considerazione, i miei coetanei sono stati i primi ad ascoltarmi in alcuni eventi cittadini, ma ho anche avuto modo di veicolare la mia visione ad un pubblico più vasto, ad esempio partecipando al video realizzato per il memoriale del sisma, sia con il ruolo di attore, sia attraverso la realizzazione di una colonna sonora per la parte finale del video. Quest’ultima esperienza non ha fatto altro che rafforzare maggiormente il legame con la mia città. Per questo motivo, avere la possibilità di partecipare ad un evento come quello della Perdonanza è un’ulteriore conferma dell’amore trasmesso a chi si prodiga per questa città, ma che trasmette anche il senso di responsabilità che un giovane come me può provare nei suoi confronti”.

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