Stelle cadenti non solo a San Lorenzo: i giorni in cui vedere le Perseidi

Quest’estate la finestra di tempo per vedere le stelle cadenti è iniziata il 17 luglio: show astronomico 2023 da record. L’apice la notte del 13 agosto.
La notte di San Lorenzo, tra il 10 e l’11 agosto, è tradizionalmente nota per essere quella in cui si vedono le stelle cadenti. Un tempo era effettivamente così, ma oggi le cose sono cambiate: in questo secolo il momento migliore va dall’11 al 13 agosto – quindi coinciderà con la notte tra venerdì 11 e sabato 12 agosto e la successiva -.
Quest’estate la finestra di tempo per vedere le stelle cadenti è iniziata il 17 luglio e proseguirà fino al 24 agosto. Nonostante la notte di San Lorenzo sia quella del 10 agosto, quest’anno il picco di stelle cadenti è previsto per l’alba del 13. La differenza tra le due date si deve al progressivo slittamento delle posizioni degli equinozi. La frequenza massima di meteore visibili in condizioni meteo ottimali è di circa 100/120 all’ora nelle notti del 12, 13 e 14 agosto, mentre nella Notte di San Lorenzo vera e propria se ne stimano all’incirca 60 all’ora.

Che le stelle cadenti siano frammenti meteorici di roccia che si sono generati dalla disintegrazione di una cometa si sa e per la maggior parte sono grandi come granelli di sabbia. Quelli che si possono vedere da metà luglio alla fine di agosto appartengono al gruppo di detriti chiamato Perseidi, dal nome della costellazione di Perseo, e sono stati generati dalla cometa Swift-Tuttle.Il posto migliore per osservarle solitamente è in montagna, dove l’aria è meno inquinata. Ovviamente anche le condizioni meteorologiche della zona influiranno sull’osservazione.
La cometa fu osservata distintamente per la prima volta nel 1862 dagli astronomi statunitensi Lewis Swift e Horace Parnell Tuttle, e il suo legame con le Perseidi fu scoperto nel 1866 dall’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli. Le scie luminose denominate “stelle cadenti” sono create quindi dai detriti rilasciati dalla cometa nel corso delle sue orbite precedenti: sbattendo contro l’atmosfera terrestre a una velocità di più di 200mila chilometri orari, questi detriti si incendiano creando delle “palle di fuoco”. Il fenomeno è stato osservato per millenni e tra le prime notazioni su quanto accadeva nel cielo in questo periodo dell’anno ci sono quelle di astronomi cinesi, risalenti al 36 dopo Cristo. Nelle ore di maggiore attività è possibile osservare a occhio nudo circa cento scie luminose ogni ora. Un tempo il momento di massima intensità era proprio il 10 agosto, la notte di San Lorenzo e vengono associate anche ai tizzoni arenati con cui fu martirizzato il Santo, un arcidiacono di origine spagnola probabilmente esistito a differenza di altri santi leggendari del Terzo secolo.
