Riti e religione

Ripa di Fagnano Alto, rivive l’Eremo con la festa di San Rocco: culto e tradizioni

Ripa di Fagnano torna a festeggiare San Rocco, il Santo di una comunità e di un territorio intero che, anticamente, vedeva processioni di fedeli arrivare all'Eremo. Dagli ex voto che raccontano le grazie, ai ricordi della festa di una volta: la parola alla comunità

Ripa di Fagnano rivive la festività dedicata a San Rocco. Storia di un culto, della devozione dei cittadini  e di una festa che torna ad unire una comunità emozionata, nell’Eremo rinato dopo le ferite del sisma, con gli ex voto che raccontano i miracoli del Santo. Vi portiamo a Ripa di Fagnano Alto

Nella splendida cornice dell’Eremo di San Rocco, a Ripa di Fagnano, Il Capoluogo incontra Agapito Fattore, fagnanese, che racconta ai nostri microfoni la storia popolare legata a San Rocco e all’Eremo. La struttura, riaperta lo scorso anno, è tornata a nuova vita e al centro della vita degli abitanti del posto. L’Eremo, infatti, è aperto tutto l’anno e, in questo mese di agosto, sarà visitabile anche di notte, grazie al sistema di illuminazione installato“In molti venivano, anche dai paesi vicini, soprattutto Villa Sant’Angelo, in processione qui all’Eremo, in virtù di un miracolo che ha arricchito, nel tempo, la storia e lo spirito della devozione al Santo. C’erano, in particolare, questi signori di Villa che erano stati miracolati negli Stati Uniti, dove lavoravano all’interno di alcune gallerie. Si racconta che a questi lavoratori apparve una persona, avvertendoli di uscire dalla galleria. ‘Ma tu chi sei?’, chiesero. ‘Sono Rocca di Ripa’, la risposta. Loro seguirono l’invito e uscirono dalla galleria, che un momento dopo crollò. Per questo, in segno di riconoscenza e di gratitudine, questi signori arrivavano ogni anno da Villa Sant’Angelo in processione”.
E così facevano i familiari, anni dopo: nel segno di una devozione e di ricordi tramandati di generazione in generazione. 
Le immagini del Capoluogo vi portano, quindi, ad osservare gli ex voto portati all’interno dell’Eremo: testimonianze di persone che hanno chiesto e avuto la grazia da San Rocco. Sono numerosi i teli ricamati a mano che recano il miracolo ricevuto e il destinatario del miracolo.
“Riteniamo preziosi questi ex voto, per questo negli anni li abbiamo tutelati e risistemati, perché la memoria di questi fatti non vada persa e contribuisca a mantenere viva la devozione del santo”, aggiunge Agapito.

Marilena Fattore, dell’Associazione culturale Oro nero, racconta la storia del posto: Ci troviamo a pochi km dall’Aquila, all’ingresso della Valle Subequana. Un luogo incastonato nella natura e in un’atmosfera mistica, eppure vicina al centro abitato. Questo luogo è dedicato al culto popolare di San Rocco come mostrano gli ex voto presenti al suo interno. Fu edificato dagli abitanti del posto intorno al XVIII secolo. Un luogo che reca anche tracce del passaggio di Celestino V: “infatti lo scorso anno il Cammino del Perdono ha fatto tappa qui, dandogli il prestigio e l’importanza che merita”.
L’Eremo, aperto tutto l’anno, vive anche di eventi: basti citare il Natale in grotta celebrato nel 2022, mentre il 16 agosto arriveranno gli Sbandieratori della Città dell’Aquila, nel giorno, appunto, in cui ricorre la festa dedicata al Santo.

Quest’anno Fagnano si prepara a rivivere la cerimonia in onore di San Rocco. “Un santo benvoluto da tutti e da un territorio che, da ormai un anno, ha riabbracciato un luogo importante in cui sono tornati a svolgersi i sacramenti – spiega Don Pedro, che nell’aquilano è giunto un anno prima del terremoto del 2009Dopo il sisma siamo ripartiti da zero, è stato un duro lavoro rimettere tutto a posto. Poi è arrivato anche ill Covid a sconvolgere tutto, ma il coraggio e la forza della gente abruzzese non ha limiti. E questa bellezza che viviamo oggi è il frutto di una rinascita diventata realtà, anche grazie alla forza della fede”.
Nel programma di quest’anno, come sottolineato dal procuratore della Festa di San Rocco, Marcello Pompeani: “Lo spettacolo degli Sbandieratori, la parte religiosa, una piccola lotteria con premi nel pomeriggio e uno spettacolo con il Mago. Alle 21,30 un ultimo spettacolo teatrale e uno street food per chi avrà piacere di restare a cena. Quest’anno torna la festa dopo la pausa forzata causa Covid19, siamo molto emozionati”. 

Ripa di Fagnano Alto, festa in onore di San Rocco: tante novità in programma

Ma San Rocco a Ripa di Fagnano è anche il ricordo della tradizioni che storicamente caratterizzano il culto in onore di San Rocco. Come racconta la signora Olimpia De Matteis: La Piazza di San Vittorino era diversa da quello che è oggi. La festa, comunque, era bellissima: venivano da tutti i paesi del circondario a vendere le mele, la frutta in generale, ma anche il gelato. Era l’unica occasione in cui si mangiava! E poi c’era una grandissima partecipazione da parte di tutta la comunità. Ricordo che mio papà fece lo stendardo di San Rocco, assieme agli altri Procuratori. Mentre io ho fatto gli stendardi più piccoli”.
Emozioni e ricordi, senza dimenticare le voci dei bambini, nell’approfondimento a cura di Eleonora Falci

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