Inizia il cammino del Fuoco del Morrone: verso la 729′ Perdonanza Celestiniana

Partenza stasera dall’eremo di Sant’Onofrio per il Fuoco del Morrone, simbolo della Perdonanza Celestiniana
Il Fuoco del Morrone partirà questa sera dall’eremo di Sant’Onofrio, luogo in cui Pietro Angelerio viveva prima di diventare Papa Celestino V. È il simbolo di pace, fratellanza e riconciliazione, che caratterizza la Perdonanza Celestiniana.
L’appuntamento dei tedofori è nei pressi del sentiero alle 19. Poi si salirà e all’imbrunire sarà acceso il fuoco che poi sarà portato a valle, ricordando ancora una volta quello che fu il messaggio di pace di Celestino V.
Arriverà nel piazzale della chiesetta di San Pietro, nella frazione di Bagnaturo di Pratola Peligna, dove sarà acceso un tripode. Seguirà la benedizione del parroco, don Giacomo Tarullo, e il saluto delle autorità civili di Sulmona e Pratola. Dall’Eremo partirà la discesa fino alla Chiesetta di San Pietro Celestino, a Bagnaturo. Il giorno successivo, il 17 agosto, ci sarà la “Perdonanza sulmonese, con l’arrivo alla Cattedrale di San Panfilo“. Quindi si raggiungerà Pratola Peligna, dove il corteo transiterà davanti alla Madonna della Libera, che ospita il quadro di Celestino.
“Quest’anno più che mai il lascito spirituale e morale di Celestino V sono un momento di riflessione per tutti coloro che auspicano e credono nella pacifica convivenza di uomini e popoli” dicono gli organizzatori che, nei giorni scorsi, avevano presentato già il percorso del Fuoco del Morrone in una partecipata conferenza stampa all’Auditorium del Parco.
La manifestazione quest’anno è patrocinata dall’Unesco.

Il percorso del Fuoco del Morrone
Il 18 agosto“la tappa più lunga e, forse, faticosa del percorso. L’arrivo a Raiano e il cammino sulla salita di Raiano per arrivare a Goriano Sicoli, dove si renderà omaggio a Santa Gemma. Quindi le tappe di Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo, quest’ultima tappa centrale nel percorso del Fuoco poiché qui Pietro da Morrone sanificò un bambino storpio. Anche qui ci sarà il corteo con tutti i sindaci della Valle Subequana, fino all’arrivo nella Chiesa di San Francesco per la cerimonia religiosa. Un’altra tappa importante – ha aggiunto Floro Panti – è quella del 20 agosto. Si rivive la sosta di Pietro da Morrone ad Acciano. Noi, nel percorso, da Castelvecchio ci fermeremo prima a Molina poi proprio ad Acciano, nella Chiesetta della Madonna della Sanità. Anche qui è attestato un prodigio compiuto, lungo il trasferimento, da Pietro da Morrone.Sanificò un bambino, proveniente da Goriano Valli, affetto da epilessia”. Quindi si proseguirà per Rocca Preturo, Beffi, Succiano fino a Tione degli Abruzzi.
Da qui sosta a Fontecchio e l’arrivo a Ripa di Fagnano Alto, con tappa nella chiesa di Santa Maria di Centurelli.
Martedì 22 agosto il fuoco attraversa Villa Sant’Angelo, San Demetrio ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese e Fossa.
Quest’anno, in occasione del 40ennale del Corteo della Bolla – che ha segnato la nascita della Perdonanza moderna – “attendendo il fuoco del Morrone, nel Centro culturale di Casa Onna si ricorderà il primo Corteo della Bolla, che ci fu, appunto, il 28 agosto 1983. Il giorno dopo si andrà da Onna alla Chiesetta di San Pietro Celestino a Paganica, nel pomeriggio Bazzano, Pianola e si arriverà al percorso finale. Quindi partirà il percorso della fiaccola a L’Aquila, in via di definizione”.”

Saranno Tullio De Rubeis ed Italo Ettorre gli ultimi tedofori che condurranno il fuoco a Collemaggio. Il primo, nipote di Don Tullio, promotore della Perdonanza moderna, con il corteo della bolla che, quest’anno, compie 40 anni: fu proprio Don Tullio, infatti, nel 1983 – quando era sindaco dell’Aquila – a ripristinare il Corteo. Con lui, Italo Ettorre: lo stesso ultimo tedoforo di 40 anni fa. La storia che si ripete e si rinnova, nel rito della Perdonanza Celestiniana dell’Aquila.