Turismo

Boom turismo Albania, un successo costruito negli anni: tasse basse e investimenti internazionali

I numeri parlano di un vero e proprio boom del turismo in Albania, ma non si tratta di qualcosa nato all'improvviso. Ne abbiamo parlato con l'imprenditore Maurizio Cantalini che ha vissuto e investito a Tirana per oltre 10 anni.

Quello dell’Albania è un successo costruito negli anni che, quest’estate, ha toccato il suo apice con circa 300 mila italiani che hanno scelto le coste e le città storiche come meta turistica per eccellenza. Ma sono almeno dieci anni che l’Albania attira: tassazione ferma al 15 %, buone prospettive di investimento. Ne abbiamo parlato con l’imprenditore aquilano Maurizio Cantalini che, nel post sisma, ha investito in Albania, a Tirana, nel settore della ristorazione.

Secondo il governo albanese nei primi 6 mesi del 2023 l’Albania ha accolto oltre 310mila visitatori italiani, il 57% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il premier Edi Rama sta puntando molto sul turismo, ponendosi come obiettivo quello di raggiungere circa 10 milioni di vacanzieri di tutto il mondo entro la fine dell’anno. “L’Albania non può essere considerata una destinazione scontata o monotona. Oltre al mare da favola, ai prezzi contenuti, all’allegria che si respira nelle località turistiche, ci sono anche siti archeologici incredibili, angoli di natura nascosta, e città Patrimonio dell’Unesco. Un cocktail di bellezze che lascia stupiti e soddisfatti”, spiega Maurizio Cantalini, sentito dal Capoluogo. L’imprenditore aquilano si è trasferito in Albania dopo il sisma del 2009, aprendo diversi ristoranti italiani a Tirana. È rimasto nella capitale albanese fino al Covid, inizio 2020.

Era prevedibile che ci sarebbe stato questo vero e proprio boom turistico, soprattutto dall’Italia: sono anni che il governo albanese sta lavorando per migliorare e raddoppiare i servizi. Sono stati fatti diversi investimenti internazionali. Il costo della vita è bassissimo, la tassazione è ferma al 15 %, si vive bene e si può lavorare tranquillamente. È collegata benissimo sia via terra che via mare. I voli sono praticamente quotidiani e tantissimi ristoratori ricevono proprio dall’Italia le materie prime”, spiega Cantalini.

Dopo i primi dati legati alla forte affluenza italiana in Albania, il premier Rama ha pubblicato sui social un meme con a destra un’immagine di traghetti pieni di turisti italiani diretti in Albania e a sinistra la famosa nave Vlora che, con il suo carico umano di 20 mila migranti albanesi a bordo, arrivò in Italia 32 anni fa, l’8 agosto del 1991. Ancora oggi resta una delle immagini più iconiche dei fenomeni migratori tra le due sponde del mare Adriatico. “Gli albanesi vanno in Italia, 1991. Gli italiani vanno in Albania, 2023. E aspetta aspetta, non hai ancora visto niente”, ha scritto il premier albanese.

Perchè quindi viene scelta l’Albania? Sono posti tranquilli dove è possibile praticare turismo “slow” e low cost soprattutto in un periodo storico come questo dove i rincari sono all’ordine del giorno e non hanno risparmiato tutti i servizi legati alle vacanze.

“Non c’è solo il mare – spiega ancora Cantalini – l’Albania è una terra ricca e densa di storia e di storie. Tirana è una città meravigliosa, ma in tutto il Paese ci sono antichi castelli medievali da visitare, rovine Romane, bunker sovietici e resti Ottomani. Meritano una visita posti come Butrinto, o Berat e Scutari, al confine con la Grecia. Per chi vuole dedicarsi al mare non possono mancare nel viaggio le tappe a Ksamil, Saranda, Himara e Dhermi dove ci sono lidi attrezzatissimi con gazebo, baldacchini, lettini e ombrelloni a prezzi decisamente molto contenuti, il mare è pulito e la gente è molto sorridente”.

Proprio Saranda è stata una delle mete preferite dagli italiani questa estate, tappa di passaggio anche per il turismo da diporto, è una delle città più a sud del Paese, al confine con la Grecia, da cui ha ricevuto una forte contaminazione anche nella lingua. Si trova davanti a Corfù, a 40 minuti d’auto dal confine terrestre con la Grecia e a meno di un’ora e mezzo da Igoumenitsa. Il lungomare di Saranda è interamente pedonale, ed è considerato uno dei più belli dell’Albania. Ci sono anche tantissimi alberghi, tanti bar e ristoranti. Un capitolo che sta molto a cuore a Maurizio Cantalini dal momento che in Albania ha investito proprio nel settore della ristorazione. “Il pesce è sempre freschissimo e costa poco, c’è stata una grossa influenza italiana, ma la gastronomia locale è ricca e merita di essere provata”. 

Il tutto poi è ‘condito’ da sorrisi e cordialità. “Gli albanesi – a discapito dei pregiudizi – sono persone curiose, amichevoli, disponibili e cordiali. La delinquenza è al minimo e non si corre nessun pericolo”, conclude Cantalini.

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