Lavoro

Lavoratori introvabili, in Abruzzo le quote con i maggiori aumenti

Carenza di personale da assumere, maglia nera al Trentino Alto Adige. L'Abruzzo guida le regioni con una quota in crescita con l'11,5%.

Carenza di personale da assumere, maglia nera al Trentino Alto Adige. L’Abruzzo guida le regioni con una quota in crescita con l’11,5%.

Il maggior numero di lavoratori introvabili”, per le imprese che cercano manodopera da assumere, è in Trentino-Alto Adige “con il 61,6% del personale di difficile reperimento”. È nel Lazio la percentuale più bassa: il 40,8%. La scarsità di manodopera è una emergenza – secondo un rapporto presentato da Confartigianato – “in crescita ovunque”, con i maggiori aumenti (a luglio, rispetto al luglio del 2022) in Abruzzo (+11,5%), in Calabria (+10,9%), in Liguria (+10,8%), in Puglia (+10,5%). Questa la ‘classifica’ stilata dalla confederazione di artigiani e piccole imprese (una elaborazione dell’ufficio studi Confartigianato su dati Unioncamere-Anpal) che indica la “quota lavoratori di difficile reperimento” in percentuale rispetto alle previsioni di assunzioni delle imprese ed indica quanto, in punti percentuali, questo dato sia peggiorato nella variazione rispetto ad un anno prima.

Trentino Alto Adige 61,6 51,3 +10,3
Valle D’Aosta 57,1 50,7 + 6,4
Umbria 54,6 47,4 + 7,2
Friuli Venezia Giulia 53,3 46,5 + 6,8
Emilia-Romagna 52,7 46,2 + 6,5
Piemonte 52,0 44,1 + 7,9
Veneto 51,4 46,5 + 4,9
Marche 49,7 40,7 + 9,0
Liguria 49,6 38,8 +10,8
Toscana 49,5 42,0 + 7,5
Abruzzo 49,1 37,6 +11,5
Lombardia 47,6 40,8 + 6,8
Calabria 46,5 35,6 +10,9
Sardegna 46,0 37,6 + 8,4
Basilicata 45,6 37,9 + 7,7
Molise 45,5 38,6 + 6,9
Sicilia 43,0 34,7 + 8,3
Puglia 42,2 31,7 +10,5
Campania 41,9 33,7 + 8,2
Lazio 40,8 35,5 + 5,3

Nord Ovest 48,9 41,5 + 7,4
Nord Est 53,7 47,2 + 6,5
Centro 45,9 39,0 + 6,9
Sud e Isole 43,8 34,7 + 9,1

Italia 47,9 40,3 + 7,6

“In particolare – evidenzia il rapporto di Confartigianato sulla carenza di personale da assumere – le maggiori difficoltà di reperimento si riscontrano per i tecnici specializzati nella carpenteria metallica (70,5% di personale difficile da trovare), nelle costruzioni (69,9%), nella conduzione di impianti e macchinari (56,6%)”. A livello regionale “le imprese che faticano di più a trovare dipendenti operano in Trentino-Alto Adige, con il 61,6% del personale di difficile reperimento. Seguono quelle della Valle d’Aosta (57,1%), dell’Umbria (54,6%), del Friuli-Venezia Giulia (53,3%), dell’Emilia-Romagna (52,7%), del Piemonte (52%) e del Veneto (51,4%)”. La scarsità di manodopera “è un’emergenza in crescita ovunque: nell’ultimo anno, infatti, la quota di lavoratori difficili da trovare è salita di 9,1 punti nel Mezzogiorno, di 6,9 punti nel Centro, di 7,4 punti nel Nord Ovest e di 6,5 punti nel Nord Est. In particolare, i maggiori aumenti si registrano in Abruzzo (+11,5%), in Calabria (+10,9%), in Liguria (+10,8%), in Puglia (+10,5%) e Trentino-Alto Adige, la regione più esposta al fenomeno, con +10,3%”.
Dal rapporto di Confartigianato emerge inoltre che, tra le cause di difficile reperimento di manodopera, “per il 32,4% dei lavoratori è dovuto alla mancanza di candidati ed il 10,8% all’inadeguata preparazione dei candidati. Per questo, le piccole imprese reagiscono intensificando le collaborazioni con gli istituti tecnici e professionali, l’utilizzo di stage, tirocini, percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Inoltre, all’aumento delle retribuzioni, affiancano l’offerta di pacchetti di welfare aziendale, flessibilità dell’orario di lavoro, l’utilizzo dello smart working, interventi per migliorare il clima aziendale e il comfort dei luoghi di lavoro”.

leggi anche
Capolavoro
Offerte di lavoro Abruzzo, Capolavoro del 15 agosto
Traffico
Controesodo estivo, le strade da bollino rosso: 144 incidenti nello scorso fine settimana
Attualita'
Annamaria Di Fabio, un’aquilana alla prestigiosa Brown University