Storie

La storia di Luis, dal Perù a L’Aquila per costruire un nuovo futuro di speranza

Luis Alberto M. S. dal Perù a L'Aquila per ricongiungersi con sua mamma e suo papà. Ora accudisce con amore 2 nonnini, una famiglia aquilana che lo ha accolto in casa come un figlio

La storia di Luis A. profuma di speranza: dal Perù a L’Aquila, da un continente all’altro, per ricongiungersi con la sua mamma e il suo papà e costruire insieme un nuovo futuro.

Luis Alberto è un ragazzo perbene, pieno di vita e di valori, nonostante tutto e tutti: oggi accudisce con amore 2 nonnini, una famiglia aquilana che lo ha accolto in casa come un figlio. Svolge il suo lavoro con passione e abnegazione come se davvero fossero i suoi nonni. A L’Aquila con lui ci sono anche i genitori ed il fratello, una bolla familiare tranquilla e serena. Poi, per comprendere meglio le sue capacità relazionali e comunicare adeguatamente, si è iscritto ad un corso di italiano e tra qualche mese sosterrà l’esame. Adesso, sta aspettando di regolarizzare la sua posizione; attualmente è accolto con una forma di “protezione internazionale”, una prassi utilizzata in alcuni casi come il suo. Sarà una specifica Commissione a stabilire la fattibilità per regolarizzarlo.

Luis Alberto M. S. ha il cuore grande e generoso, nel tempo libero collabora gratuitamente con una Onlus di divulgazione scientifica sui temi del vivere sano e dei valori dell’altruismo, come ad esempio salvare i giovani dalle tossicodipendenze e sensibilizzare sul tema della donazione degli organi.
“Sono felice – dice Luis Alberto intervistato dal Capoluogoa L’Aquila sto bene, lavoro, mi diverto, c’è la mia famiglia e ho tanti amici. Gioco a calcetto e ho fatto amicizia anche con altri peruviani che vivono in città. Le istituzioni mi sono state vicino offrendomi speranza e io voglio essere un valore aggiunto. Sono venuto qui per migliorare la mia vita e voglio farlo in modo attivo“.

Certo, lasciare la propria terra, gli amici, le abitudini e quei piccoli riferimenti che sembrano così importanti quando non ci sono più, non è stato facile, ma è la storia di tanti emigranti ‘moderni’ che non sono molto diversi dagli italiani che, due secoli fa, lasciarono l’Italia in cerca di fortuna.
“In Perù le cose sono sempre più difficili – spiega con la voce rotta dall’emozione – lavorare non è semplice e soprattutto è quasi impossibile farlo onestamente. Nel mio cammino ho incontrato gente di malaffare che ha cercato di attrarmi con promesse di facili guadagni, ma avrei dovuto infrangere la legge e venire meno a quelli che sono i principi che mi hanno inculcato i miei genitori fin da bambino. Lavorare con i miei nonnini è appagante, è una quotidianità fatta di gesti dolci, di sorrisi, di speranza. Io cerco di alleviare le loro sofferenze e spero di farlo al meglio”. 

Luis Alberto è un’anima di raffinata sensibilità: non ci resta che augurargli un domani roseo, così come sono tornati a vederlo i suoi occhi. Siamo felici che tu sia in Italia caro Luis e onorati che tu abbia scelto L’Aquila: buona vita!

Luis Alberto

Luis Alberto

L’INTEGRAZIONE SOCIALE DELLO STRANIERO: SPERANZA DELL’UOMO, RISORSA DELLA SOCIETÀ

Il nuovo Decreto Legge 10 marzo 2023 n.20, offre innovative opportunità allo straniero che si alimenta del concetto comportamentale “del buon padre di famiglia” che nel diritto privato è richiamato in molti articoli di legge. D’altronde lo Stato, nell’art.10 della Costituzione, riconosce allo straniero i diritti fondamentali dell’uomo in adesione al diritto internazionale e, per questo, vanno rispettati e sostenuti per il benessere sociale e relazionale. Troppe volte manifestiamo pregiudizi verso gli stranieri, sui quali, spesso, dobbiamo ricrederci per le azioni e la rettitudine mostrata nel loro stile di vita, e soprattutto nell’adattarsi a lavori alternativi che spesso non rientrano nel comune pensare. Come in ogni realtà, ci sono anche stranieri poco inclini alle regole, ma questi pochi non possono offuscare il lodevole comportamento dei molti che, invece, si prodigano per restituire alla loro vita la dignità negata nel loro paese. Tanti sono quelli che si dedicano, all’agricoltura, all’edilizia, ai lavori domestici, colf, babysitter, commercio, al sostegno delle persone anziane e a mille altri mestieri che rendono la nostra quotidianità più vivibile e completa, permettendoci di avere spazi che, diversamente, sarebbero schiacciati dai problemi della vita.

Bande delinquenziali hanno avvicinato Luis Alberto M. S. imponendogli di entrare nel giro, pena paventati rischi che avrebbe subito.
L’educazione familiare, per fortuna, ha sortito le giuste riflessioni e invece di entrare e cadere nel buco nero della criminalità, ha deciso di trovare rifugio a L’Aquila nonostante il deficit di alcuni presupposti di legge che non gli hanno permesso di regolarizzare la sua posizione sul nostro territorio.

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