La voce dei turisti a L’Aquila: “Sono venuto nel 2010 e tornarci adesso è stata un’emozione indescrivibile”. “Sono stata a L’Aquila nel post sisma, c’è ancora tanto da fare, ma ho trovato una città forte e tenace che guarda al futuro con un sorriso”. Sono tantissimi i turisti in città, anche ‘di ritorno’ che in queste settimane hanno scelto il capoluogo d’Abruzzo come tappa per le vacanze estive, complice anche la lunga settimana di eventi legati alla Perdonanza Celestiniana.
Presenze dall’Italia: Toscana, Veneto ed Emilia Romagna. Ma anche dall’estero: Spagna, Francia, Germania, America, Inghilterra. Per molti si tratta di un ritorno, qualcuno mancava da prima del terremoto del 6 aprile, qualcun altro L’Aquila l’ha vista ferita nel suo cuore più profondo.
Adesso, pandemia e terremoto alle spalle, non possono mancare i classici giri per i turisti a L’Aquila : alle 99 Cannelle, un viaggio sul trenino, l’immancabile visita alla star dell’Aquila, il Mammut, una passeggiata sul Corso, un ingresso al MAXXI a Palazzo Ardinghelli, la visita a Collemaggio e a San Bernardino, a Rocca Calascio, al lago di Sinizzo o alla scoperta delle grotte di Stiffe: sono migliaia i turisti affascinati da L’Aquila e dalle bellezze del suo territorio. “Una città ferita, ma dignitosa e coraggiosa”, ha detto, ai microfoni del Capoluogo Edy, giornalista filippina residente a Roma.
Sono stati circa 3 mila i turisti di passaggio in città dall’inizio di agosto che si sono rivolti all’info point della Fontana Luminosa per avere informazioni sui giri e le iniziative in città e nel circondario: un numero che continua a salire soprattutto in questi giorni, a ridosso della Perdonanza. Sono camperisti, motociclisti, gruppi in bicicletta, in macchina o in treno che hanno scelto L’Aquila per un week-end lungo alla scoperta dei tesori del centro storico o nell’hinterland e ancora in tantissimi stanno arrivando per la prima giornata della Perdonanza.
Stando ai dati in possesso dell’info point del Comune dell’Aquila c’è stato quest’anno un grande ritorno dei turisti stranieri, mancati chiaramente durante la pandemia.
In tanti arrivano già preparati, il giro ‘d’ordinanza’ comunque è sempre lo stesso. Non può mancare la visita al Mammut – con lo stesso biglietto è possibile visitare anche il Munda; poi una foto di rito alle 99 Cannelle, la visita alla Basilica di San Bernardino e a Collemaggio, una passeggiata sul Corso, con arrivo a Palazzo Ardinghelli per visitare il Maxxi. Affascina anche il Piazzale dell’Emiciclo, il vicino parco della memoria realizzato in ricordo delle vittime del sisma e ovviamente l’iconica Fontana Luminosa.
Chi si ferma di più sceglie il ‘tour’ nei borghi di Rocca Calascio, Castel del Monte, con visita al Lago Sinizzo e alle Grotte di Stiffe. E c’è chi si fermerà per tutta la Perdonanza aspettando anche il week end dedicato al jazz. E non si torna mai a mani vuote. È caccia anche alle specialità enogastronomiche del territorio: vino, olio dalla costa, i prodotti tipici dei paesi intorno, come il canestrato di Castel del Monte.
Estate record per il Lago Sinizzo: oltre 5 mila presenze nella settimana di Ferragosto
