Campotosto, il rumore della ricostruzione 7 anni dopo: il lago chiama i turisti

Colpito da più terremoti, c’è anche il Comune di Campotosto tra i centri feriti dal sisma del Centro Italia. Oggi si contano 10 aggregati in ricostruzione in paese e il turismo torna importante, “ma ci vuole educazione: la montagna non è un parco giochi”
Dalla polvere e dalle macerie del 24 agosto 2016 alla neve a metri che accompagnò le quattro scosse del gennaio 2017. Sulla scia del terremoto dell’Aquila, quel maledetto 6 aprile 2009. Sono tanti i giorni bui nella storia recente di Campotosto che, tuttavia, resiste: protetto dalle sue montagne e ‘a galla’ grazie anche e soprattutto al suo lago.
Oggi a Campotosto si può parlare, finalmente, di ricostruzione: 7 anni dopo il sisma che devastò il Centro Italia.
Non è mai troppo tardi per ricominciare. Campotosto è uno dei centri del Cratere sismico 2016 chiamato alla missione della ricostruzione, nel cuore di un Centro Italia mortalmente ferito. Il piccolo comune montano dell’aquilano, colpito negli anni da più terremoti che ne hanno disgregato il volto autentico, portando il paese a un inarrestabile abbandono, oggi offre – finalmente – la cartolina che molti stavano aspettando: quella di un centro in cui procedono i lavori di ricostruzione, nonostante tutto. Nonostante i ritardi, le difficoltà, le lungaggini burocratiche, le crisi sopraggiunte.
Vanno avanti, ad esempio, i lavori per la ricostruzione del nuovo Comune. “La nuova sede del municipio, delocalizzata di fronte a quella che, in questi anni, è stata la nostra Casa della comunità, cioè la Casetta degli Alpini, sta finalmente prendendo vita. Si è, al momento, alle fondamenta: si sta, infatti, scavando nell’area destinata alla costruzione“, spiega Assunta Perilli, campotostana doc, alla nostra redazione.
A proposito di aggregati, poi, “per due di essi, nella parte centrale della piazza, i lavori risultano in stato avanzato. Mentre altri tre sono partiti dietro e accanto alla mia bottega. In paese – sottolinea – si contano circa 10 aggregati in ricostruzione”. Ricordiamo che Assunta Perilli è titolare di una bottega che si trova accanto alla Piazza del monumento e nel 2020 ci aveva accompagnato attraverso il viaggio in una Campotosto ben lontana dall’inizio della ricostruzione. Oggi passi avanti ne sono stati fatti, prima con l’ex Commissario alla Ricostruzione del Centro Italia Giovanni Legnini, dopo con Guido Castelli, subentrato proprio a Legnini nel ruolo di Commissario straordinario per i territori del Cratere 2016/2017.
“Grazie a un monitoraggio costante dei cantieri dell’ambito prioritario del centro storico, individuato dall’Ordinanza speciale, abbiamo assistito, nell’arco di pochi mesi, a una forte accelerazione della ricostruzione – aveva spiegato il Commissario Castelli nel giugno scorso –. In quest’area identificata appunto come prioritaria, su cui affacciano 24 aggregati, due sono già completati, 10 cantieri sono in corso, 4 cantieri in avvio e gli altri 5 stanno per ricevere il decreto di finanziamento per poter partire”.
Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, l’Ordinanza 109 a Campotosto finanzia opere per 5,6 milioni di euro. Il nuovo municipio – già citato – da 2,8 milioni, è in cantiere, così come la ricostruzione dell’ex scuola Ortolano, per 1,6 milioni di euro. Sono quasi ultimati invece i lavori di riparazione dell’ex ospedaletto. Nella ricostruzione pubblica 2016 rientra anche un edificio Ater. Sono infine terminati dei lavori di ricomposizione del margine urbano dopo la demolizione di un edificio comunale, finanziati dall’Ordinanza 104.

NUOVE LUCI
Intanto, segnali di rinascita arrivano anche da chi ha deciso di restare e, anzi, di scommettere su Campotosto, scegliendo il piccolo centro aquilano come cornice di nuove attività. Un maneggio, attivo per la stagione estiva, che è sorto proprio accanto al Ristorante Serena e un Bed&Breackfast, a Poggio Cancelli, aperto da un giovane del posto. “Due attività che offrono maggiori servizi ad abitanti e visitatori, un autentico simbolo di rinascita per il nostro territorio”, evidenza Assunta.
LA FORZA DEL LAGO
La rinascita di Campotosto passa, tuttavia, anche e soprattutto dal lago.
“Sono numerosissimi i turisti che arrivano per ammirare il lago di Campotosto che, solo poco tempo fa, ha toccato un livello di portata delle acque da primato. Purtroppo, però, c’è una grande pecca: la rilevante mole di rifiuti che diversi turisti irrispettosi lasciano sulle rive del lago. Una mancanza di rispetto per Campotosto, per la sua natura incontaminata e bellissima e per un territorio alla prese con il complesso obiettivo ricostruzione, in cui la cura delle sue risorse è importante sia per preservare le ricchezze paesaggistiche che il terremoto non ha saputo scalfire, sia per offrire ai visitatori un’immagine decorosa e bella del nostro paese. Per questo è ancor più grave maltrattare il lago in questo modo, gettando con noncuranza i rifiuti a terra”.

I SENTIERI
I punti di forza di Campotosto, del resto, sono tutti incardinati nell’incantevole natura in cui il paese è immerso.
“In primavera abbiamo presentato la Carta dei Sentieri, che raggruppa le vie verdi che conducono al lago. Ne abbiamo distribuite oltre 200 – sottolinea Assunta Perilli alla nostra redazione – A livello di sentieristica siamo ben preparati per l’accoglienza dei turisti. L’unico neo, appunto, è l’immondizia che si trova in riva al lago, frutto dell’inciviltà di molti. La tutela della nostra ricchezza paesaggistica è sempre fondamentale, a maggior ragione in una realtà come la nostra. Lo dimostra la bellezza del Sentiero Natura, un percorso didattico all’ombra che regala ai suoi utenti una incantevole passeggiata intorno al lago: il sentiero, inoltre, è arricchito da cartelloni informativi. Il percorso è tenuto costantemente pulito ed è ben mantenuto grazie al lavoro della Forestale e rappresenta, da anni, una chicca assoluta del nostro territorio. Ma il mio timore più grande – nel mezzo del processo di ricostruzione e con i turisti che arrivano, sempre più numerosi, a visitarci – è che la montagna possa diventare un parco giochi per i visitatori che arrivano durante la bella stagione.L’antropizzazione assoluta di queste montagne potrebbe essere la peggiore forma di ‘inquinamento’: il mio appello è quello di impegnarci tutti affinché siano salvaguardate le risorse esistenti e potenziati i sentieri, la segnaletica e i servizi. È bello poter offrire ai turisti luoghi ospitali e possibilità di fare ciò che amano, ma sempre nel massimo rispetto della natura”.
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