L’Aquila Capitale della Cultura 2026, incontro pubblico in città

Riunire enti e associazioni, l’intero settore culturale cittadino per conseguire l’obiettivo di Capitale della Cultura 2026. Il piano per L’Aquila, sulla scia della candidatura per il 2022
Capitale della Cultura 2026, incontro pubblico all’Aquila
Idee, progettualità e confronto all’incontro pubblico che ha avuto luogo questa mattina all’Auditorium del Parco cominciando a lavorare al progetto
“L’Aquila Capitale della Cultura 2026”. Obiettivo dell’incontro è stato raccogliere progetti da parte di istituzioni, enti ed associazioni che vogliano fornire illoro contributo per andare poi a comporre il dossier che verràrealizzato per presentare la candidatura della città entromercoledì 27 settembre.
“Abbiamo lanciato una chiamata pubblica di manifestazione diinteresse – ha spiega il professor Alessandro Crociata parlando alle associazioni riunite – e come da programma cerchiamo diraccogliere il settore culturale urbano che poi animerà ilprogramma culturale che è dentro il dossier. Una programmazioneche sarà radicata all’interno della città, ma allo stesso tempoaperta agli interventi esterni che possano proiettare L’Aquilain un contesto nazionale e internazionale”.
Il lavoro, partito già tre anni fa con la candidatura a Capitale della Cultura per il 2022 (all’epoca la scelta andò a Procida),è legato ai quattro assi della nuova agenda europea dellacultura: salute e benessere, innovazione, coesione sociale etematiche ambientali.
“Il punto di svolta – prosegue Crociata – più rilevante diquesta candidatura è cercare di attivare un nuovo canale disviluppo territoriale in un canale in cui la città capitalediventi in grado di portare sviluppo a un territorio molto più
esteso, come le aree interne e i piccoli comuni intornoall’Aquila“.
“L’Aquila può diventare città laboratorio delle aree interne – ha aggiunto il professor Luigi Sacco – questa candidatura puòsviluppare un potenziale particolare. Questa città può esserepresentata come un multiverso in cui tante realtà coesistono:multiculturalità, multidisciplinarietà, multiservizi“. Del comitato fanno parte anche Valeria Pica e Claudio Calveri.