Cultura

Premio internazionale Ignazio Silone: cultura, arte e comunicazione al tempo dei social

La 26esima edizione del "Premio Internazionale Ignazio Silone conferito al Presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, Prof. Emmanuele F.M. Emanuele, segnala un caso di studio nel mondo del mecenatismo, non solo italiano.

 

La XXVI Ed. del “Premio Internazionale IS” conferito dalla Città di Pescina e dalla Regione Abruzzo al Presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, Prof. Emmanuele F.M. Emanuele, segnala un caso di studio nel mondo del mecenatismo, non solo italiano.

Infatti un Premio prestigioso come quello dedicato al grande scrittore di romanzi senza tempo, come “Fontamara” e “Uscita di Sicurezza”, mantiene una vitalità, frutto non solo della sua terra natia, ma ancor più dalla piena attualità del messaggio siloniano.

Tutto questo è apparso plasticamente nella cerimonia di Premiazione lo scorso 22 agosto us, nella data della scomparsa di Silone, dal discorso di un erede del suo “messaggio libertario”, come Il Presidente E.Emanuele. Egli, si può dire, non solo ha conosciuto l’intellettuale oltre lo scrittore, il giornalista dopo il militante per la “Giustizia e Liberta”, nel più puro riformismo matteottiano e gobettiano, favorendo la stessa rinascita della sua tanto amata rivista “Tempo Presente”, diretta dopo per decenni dal Prof. Angelo Guido Sabatini ed ora dal suo successore Alberto Aghemo, alla presidenza altresì della “Fondazione Giacomo Matteotti”. Un percorso di decenni, in piena coerenza, che si potrebbe definire originale nello stesso mondo delle Fondazioni d’origine bancarie, che spesso hanno frammentato e parcellizzato i propri sostegni filantropici, quasi sempre privilegiando le grandi aree urbane, che possono meglio garantirne i ritorni d’immagine e di comunicazione, sul fronte sociale, culturale ed anche politico.

Per questo l’investimento della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale sulla Città di Pescina non ha eguali, avendo sostenuto il pregevole restauro della “Casa Museo IS”, con la sua definitiva apertura al pubblico, incrementandone le visite di migliaia di visitatori. E così anche il finanziamento di un organico programma di iniziative, il cui termine è previsto per metà del 2024, passando per la chiusura del “Cyber Silone”, in attesa del busto dello scrittore, mentre la sede della redazione abruzzese della rivista “Tempo Presente”, è stata nel 2022 sempre aperta, in sinergia con il vitalissimo “Centro Studi IS”. Queste più strette collaborazioni hanno contribuito, non poco, al rafforzamento delle capacità di iniziative del neonato “Parco Letterario IS “generando un “Effetto Domino”, ora inserito nella rete degli altri “mostri sacri” di Croce, D’Annunzio ed Ovidio, riconosciuti dalla Legge Quadro sulla Cultura della Regione Abruzzo, unica a livello nazionale.

E proprio nella “Città di Silone e Mazzarino”, si prevede in autunno il primo Festival di promozione di quelle “Aree Interne”, protagoniste del suo lungimirante Dossier: “La Cultura non Spopola”, tanto apprezzato nella Finale di Capitale della Cultura 2025″, vinta da Agrigento, che ospiterà tutta la rete permanente, anche nel futuro prossimo. In tal senso questa esperienza nazionale ha insegnato tante cose ad un “Abruzzo Interno”, con la capacità di rigenerare un grande valore aggiunto solo con l’unione di tutti gli strumenti di promozione culturale, ambientale e turistica, tra un ricco patrimonio di storia, tradizioni e spiritualità, con i “Santi e Pastori”, nelle sue magnifiche aree parco, ricomprendendo lo stesso “Rifugio Silone”, tra le sue incontaminate montagne, con il profumo inebriante di miele e timo. Un’offerta combinata di tutte le arti d’ispirazione siloniana: dalla parola intrecciata come i fili della tessitura della propria cultura contadina, con la filiera di recupero di antichi prodotti e mestieri, come nel progetto “RecuperArti” ed “Elvira la Tintora”. Tutto questo dopo l’esibizione della “Corale Folkloristica Fontamara” ed il coinvolgente concerto: “L’Abruzzo, la Marsica, Pescina, Silone… I suoni della Transumanza” (A cura dell’Ass.”M.Lucci”). Infine la chiusura con lo spettacolo di e con Giobbe Covatta, in “La Divina Commediola”, in difesa dei soggetti più fragili, come i minori. Quindi il passato ed il presente strettamente riconnessi, riprendendo il messaggio universale di libertà e solidarietà, a partire da un romanzo eterno come “Fontamara”, a novanta anni dalla sua pubblicazione, nell’ esilio svizzero ed ancor più con il profetico “Uscita di Sicurezza”: Il suo testamento umano e politico, ancora di grande attualità. In tal senso, visto anche il grande successo di pubblico riscontrato, la sua trasposizione teatrale ha avuto un impatto straordinario, in particolare questa allestita dal “Teatro dei Colori”, con il testo interpretAto da e con il Maestro Gabriele Ciaccia, in prima assoluta: nel suggestivo Chiostro del Teatro San Francesco, dal titolo: “Uscita di Sicurezza, la pena del Ritorno…
… ripensare il Progresso “. Un’ intensa e commovente rievocazione, nel nome e nei valori di Ignazio Silone, che saranno protagonisti anche su Giustizia e Legalità, con le scuole, nella sessione invernale del 16 dicembre p.v. “Lo scrivere non è stato e non poteva essere, per me, salvo in qualche momento di grazia, un sereno godimento estetico, ma la penosa e solitaria continuazione di una lotta, dopo essermi separato da compagni assai cari”.

Premio internazionale Ignazio Silone, vince lo studioso e filantropo Emmanuele Francesco Maria Emanuele

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