Sulmona, 80 anni fa il bombardamento della Stazione: le iniziative in ricordo delle 104 vittime

26 agosto 2023 | 10:26
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Sulmona, 80 anni fa il bombardamento della Stazione: le iniziative in ricordo delle 104 vittime

Una cerimonia solenne e una mostra fotografica a Sulmona, a 80 anni dal bombardamento della Stazione ferroviaria: per non dimenticare le 104 vittime del primo dei numerosi bombardamenti che colpirono la città

Sulmona ricorda la sua storia, riavvolgendo il nastro di ciò che è stato nel ricordo delle vittime del terribile bombardamento della stazione ferroviaria.
Era il 27 agosto di 80 anni fa: sembrava un giorno come tanti, poi l’inferno. In città una cerimonia solenne e una mostra fotografica domenica 27 agosto.

Il 27 agosto non potrà mai essere una giornata normale per Sulmona. A dirlo è la sua storia, che chiama la città peligna al dovere del ricordo di quella che fu una delle pagine più buie nella storia cittadina, costata 104 vittime e numerosi feriti.
Un giorno triste e crudele quel venerdì 27 agosto del 1943, quando Sulmona conobbe il primo dei tanti bombardamenti che colpirono la città fino al maggio del 1944. La stazione, importantissima per i collegamenti tra il Tirreno e l’Adriatico (Roma – Sulmona – Pescara) e per la direttrice appenninica (Terni – L’Aquila – Sulmona – Carpinone) era un obiettivo sensibile: verrà, infatti, bombardata per prima.

“Hanno zappato la stazione”: così i testimoni di allora.

bombardamento della stazione sulmona
Ed è in ricordo di quel giorno, per commemorare le sue 104 vittime, che a Sulmona questa domenica, 27 agosto, si terrà una cerimonia solenne 80 anni dopo quei drammatici fatti. Sarà, inoltre, allestita una mostra fotografica che riporterà la luce sul tragico e feroce bombardamento della Stazione. La mostra sarà inaugurata alle ore 10 nei locali della Sezione sulmonese dell’Archivio di Stato, in viale Sant’Antonio.
Alle ore 11, nella stazione ferroviaria, autorità civili, militari e religiose deporranno una corona d’alloro, ai piedi della lapide a ricordo dei Ferrovieri caduti e di tutte le Vittime.
Il Capoluogo aveva raccolto e pubblicato, tre anni fa, testimonianze dense di significato ed emozione tratte dal volume “E si divisero il pane che non c’era”, opera pluridecennale scritta da Mario Setta, Rosalba Borri Marinucci, Maria Luisa Fabiilli Faraglia sulla guerra in Valle Peligna.