Perdonanza 2023, il Corteo della Bolla accende L’Aquila

Perdonanza, L’Aquila in festa nel giorno in cui il Corteo della Bolla attraversa e unisce la città. La sfilata del Corteo in attesa dell’apertura della Porta Santa. La diretta del Capoluogo.it
Perdonanza 2023, il corteo della Bolla attraversa la città: L’Aquila in festa saluta il momento centrale della sua tradizione più grande, preludio all’apertura della Porta Santa da parte del Cardinale Semeraro.
L’Aquila rivive il Corteo della Bolla, seguito in diretta dal Capoluogo.it: un momento storico nella 729esima Perdonanza Celestiniana per almeno due motivi. In primis, poiché si torna a partire da Piazza Palazzo, oltre 14 anni dopo il terremoto del 6 aprile, in secondo luogo perché il 2023 segna il quarantennale dall’inizio della cosiddetta Perdonanza moderna, quella in cui – nel 1983 – l’allora sindaco Tullio De Rubeis ripristinò in città la tradizione del Corteo, che fa rivivere alla comunità simbolicamente il suo rito storico: con i costumi ricordo di un’epoca antica e con la Bolla del perdono condotta dalla Dama fino a Collemaggio, dove arde il braciere della Pace e dove sarà aperta la Porta Santa per lucrare l’indulgenza plenaria.
Questa edizione della Perdonanza, la prima patrocinata dall’Unesco – dopo il riconoscimento a Patrimonio immateriale della Cultura – chiude l’anno della Misericordia proclamato da Papa Francesco, primo Papa ad aprire la Porta Santa nel corso dell’edizione 728 della Perdonanza Celestiniana. Stanno sfilando 17 gruppi storici di cui 13 locali e 4 ospiti, 80 bambini e circa 600 i figuranti che riempiono di colori, come ogni anno, con i loro costumi storici minuziosamente lavorati, le strade del centro aquilano in cui transita il Corteo.
La partenza del corteo Piazza Palazzo rappresenta,“Un momento evocativo, che ci dà l’idea del recupero di un pezzo di città che non è solo da considerare come recupero fisico, ma anche spirituale e psicologico e tutto questo ci riempie di fiducia”. Le parole del sindaco Pierluigi Biondi, intercettato dal Capoluogopochi minuti prima della partenza del corteo storico.
“La Perdonanza è sempre stata una festa di popolo, in cui all’aspetto spirituale si è puntualmente legato quello spettacolare e gioioso della festa, dell’unione del popolo nei suoi canti, nei suoi ball, in un’atmosfera assolutamente unica. Sono due momenti che si sommano intimamente”, ha concluso il primo cittadino.
A quindici anni dall’ultima volta, la Dama della Bolla, Viola Graziosi, e i figuranti principali del Corteo di apertura della Porta Santa sono tornati quindia partire da palazzo Margherita, l’ex sede comunale fino al 6 aprile 2009.
Da lì, scortati da un drappello composto da nove unità del Quarto Reggimento Carabinieri a cavallo, si sono mossi alla volta della Basilica di Collemaggio. “Tanta emozione, tanta responsabilità, tanta bellezza intorno – ha detto Viola Graziosi – il perdono è un dono bellissimo per te che sei come me, ossia per tutti”.
Emozionata anche Valentina Gulizia, scelta come Dama della Croce. “Sono giorni intensi per noi – ha detto la giovane arpista – abbiamo partecipato a tutti i concerti. Ogni anno, la Perdonanzadà sempre quel qualcosa in più, un’esperienza che coinvolgetante persone. Io ho sempre vissuto la parte musicale, stavoltaho conosciuto tante altre persone che ruotano intornoall’evento, dedicando impegno e passione”.
Al suo fianco, il Giovin signore Carlo Palermo.
“Sono felicissima di essere qui oggi. Per me è anche motivo di orgoglio rappresentare, come aquilana il governo della mia città durante la Perdonanza”. Queste le parole del sottosegretario del ministero delle Imprese e Made in Italy, Fausta Bergamotto, scelta come rappresentante del Governo in occasione della 729esima edizione della Perdonanza Celestiniana.
“È veramente un qualcosa che non so descrivere – ha aggiunto al suo arrivo a piazza Palazzo -. Sono orgogliosa di essere qui perché il messaggio di Celestino resta attuale anche se ha oltre 700 anni, soprattutto in questo momento storico in cui le controversie sono tante e valori come la pace, il perdono, la riconciliazione sono elementi fondamentali”.
“Questa edizione è importante – ha aggiunto – anche perché lo scorso anno Papa Francesco ha riconosciuto il vero senso della Perdonanza, lasciandoci in eredità l’anno giubilare. Quindi L’Aquila è riconosciuta come Città del perdono”.Prima della partenza Fausta Bergamotto ha passato in rassegna il picchetto d’onore, sempre a piazza Palazzo.