Orsa Amarena uccisa, minacce all’uomo indagato e alla famiglia: potenziati i controlli delle forze dell’ordine

Aumentano i controlli delle forze dell’ordine a San Benedetto dei Marsi
Uccisa l’orsa Amarena, controlli delle forze dell’ordine straordinari a San Benedetto dei Marsi per allontanare i curiosi e, soprattutto, per ridurre il rischio di ritorsioni nei confronti dell’uomo indagato per il colpo di fucile che ha ucciso il plantigrado.
SAN BENEDETTO DEI MARSI – Le forze dell’ordine hanno rafforzato la presenza e i controlli nel Comune di San Benedetto dei Marsi, per allontanare i curiosi e diminuire il rischio di ripercussioni personali nei confrontidella famiglia dell’uomo accusato ed iscritto nel registro degli indagati per l’uccisione, con arma da fuoco, dell’orsa Amarena ieri notte. Lo si apprende da fonti giudiziarie.
L’uomo, infatti, è stato preso di mira in modo pesante sui social: commenti violenti e aggressivi quali: “devi fare la stessa fine, assassino… ; mi auguro che ti facciano una bella festa, magari a sorpresa; Spero un giorno che tutto questo male che hai provocato a quella povera orsa ti ritorni indietro a te e a tutta la tua famiglia”. Non mancano anche le minacce e ritorsioni nonché istigazione al suicidio, anche nei confronti della famiglia. Il commerciante di san Benedetto dei Marsi è stato raggiunto da un avviso di garanzia per uccisione di animale con
l’aggravante di specie protetta.“Ho sparato per paura ma non volevo uccidere, l’ho trovata dentro la miaproprietà è stato un atto impulsivo, istintivo”. Sembrerebbe questa la dichiarazione rilasciata ai carabinieri di San Benedetto dei Marsi dall’uomo, come riporta l’ANSA.