Sorgente del Chiarino, Piccinini: “Falde ricche e acque ben razionalizzate”

Il presidente GSA, Alessandro Piccinini, ci porta alla scoperta dei segreti della sorgente del Chiarino. Il servizio e l’intervista video.
Emergenza acqua, cambiamento climatico, razionalizzazioni. E L’Aquila? Il capoluogo è quasi un’isola felice nel pieno di crisi ormai purtroppo generalizzate. Piccinini, presidente GSA, “Sul territorio falde acquifere in buono stato, al resto pensa il lavoro di razionalizzazione”.
Dal Gran Sasso a L’Aquila, l’acqua arriva nelle case degli aquilani serviti da GSA dalla sorgente del Chiarino. Ma qual è il suo stato di salute?
Il Capoluogo.it vi ha portato a scoprire la sorgente, il suo manufatto e vi ha illustrato, in compagnia di Alessandro Piccinini, presidente della Gran Sasso Acqua, le diramazioni che segue la risorsa idrica, incanalandosi dalla sorgente immersa nella natura incontaminata del Parco Gran Sasso e Monti della Laga. Qualità e quantità: come sta, oggi, la sorgente nel bel mezzo del fenomeno tanto discusso del cambiamento climatico? Qual è la situazione?
Lo abbiamo chiesto al presidente Piccinini, il quale ai microfoni del Capoluogo ha sottolineato: “A L’Aquila la situazione è positiva per due fattori principali: innanzitutto per le nostre ricche falde acquifere, in secondo luogo grazie al lavoro di razionalizzazione che la Gran Sasso Acqua mette in atto ogni anno, in previsione delle stagioni più difficili. Precisiamo che l’acqua, nella sorgente del Chiarino, arriva a 160/180 litri al secondo all’incirca: acqua che viene stoccata e messa in apposite raccolte, poi controllate dal nostro sistema, e utilizzate quando c’è necessità. Una razionalizzazione studiata e meticolosa, quindi, che passa anche dalla chiusura delle fontane, in particolare nelle zone maggiormente periferiche. Chiusura naturalmente momentanea che, ad esempio, viene interrotta nelle stagioni estive: quando diverse delle suddette zone si ripopolano”.
La sorgente del Chiarino alimenta L’Aquila ovest oltre ai Comuni del comprensorio ovest aquilano: si tratta, tra l’altro, anche di comuni relativamente ‘grandi’, quali Lucoli, Scoppito, Tornimparte.
Come si struttura la rete che garantisce l’acqua a questo vasto territorio?
“L’Aquila dispone anche di altre diverse sorgenti e vari pozzi che vengono interconnessi sul sito di Acqua Oria, il quale consente di unire le varie fonti d’acqua, assicurando il prodotto qualitativamente migliore: poiché ricco e completo, avendo assunto tutte quelle caratteristiche di cui, magari, ogni singola sorgente era povera.
Ciò ci consente di portare, quindi, quest’acqua dalle molteplici qualità nelle reti di tutti gli altri Comuni che gestiamo all’interno del territorio provinciale”.
L’intervista integrale al Presidente della Gran Sasso Acqua a cura del direttore del Capoluogo David Filieri. Immagini di Daniele Cantalini.
