Scoppito, fuggì dopo aver investito un poliziotto: condannato a 4 anni

Patteggia 4 anni di reclusione l’investitore di Giuseppe Colaiuda, che ha perso la vita a Scoppito mentre passeggiava con il suo cane
Scoppito, aveva investito un pedone mentre era alla guida sotto l’effetto di alcol e droga, poi era fuggito: patteggia 4 anni.
Quattro anni di reclusione per il 39enne di Scoppito Roberto Maurizi, dipendente di un supermercato a Sassa, che il 26 agosto 2022 aveva investito il 54enne Giuseppe Colaiuda – assistente capo della Polizia penitenziaria – senza soccorrere l’uomo, ma scappando. L’investitore era sotto l’effetto di alcol e droga. A ricostruire la tragedia, come sottolinea Il Messaggero, il perito del sostituto procuratore della Repubblica, Roberta D’Avolio: è emerso che il giovane si trovava alla guida di una macchina furgonata, una Citroen Nemo, “in condizione psicofisica alterata”.
Il 39enne percorreva via Amiternum in direzione L’Aquila alla velocità di 60 km/h, dieci km oltre il limite vigente sulla strada. Maurizi ha investito Colaiuda, che passeggiava con il suo cane a piedi, in prossimità dello stadio, lungo il bordo della strada, procedendo nella stessa direzione dell’auto. Dopo l’investimento, il 39enne era fuggito, rientrando poi tranquillamente a casa. Per Colaiuda, purtroppo, non c’era stato nulla da fare.
Maurizi era stato rintracciato dai Carabinieri di Sassa grazie ad alcuni pezzi dell’automobile che erano stati rinvenuti sull’asfalto. Il 39enne ha sempre sostenuto di non essersi accorto di nulla.
Ora, la vicenda giudiziaria si chiude con la condanna a 4 anni di reclusione: con il patteggiamento dell’imputato a cui è stata revocata la patente. Stabilito anche il concorso di colpa del pedone, che si trovava a camminare nella parte sbagliata della strada.