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Elezioni regionali, round finale per Abruzzo Insieme: “Prima l’unità, ma chi mette veti deve dare alternativa vera”

Elezioni regionali, Abruzzo Insieme alla prova dell'unità. PD conferma Paolucci: "Decisiva la prossima settimana".

Elezioni regionali, Abruzzo Insieme alla prova dell’unità. PD conferma Paolucci: “Decisiva la prossima settimana”.

La prossima settimana tornerà a riunirsi il tavolo politico di Abruzzo Insieme, in quella sede dovrà uscire fuori il nome ufficiale del candidato presidente. Ufficialmente sul tavolo c’è solo il nome di Silvio Paolucci, uomo forte del PD con una importante esperienza in Regione, anche come assessore a Sanità e Bilancio, nonché diretta emanazione di quel territorio abruzzese che ha regalato le maggiori soddisfazioni all’intera coalizione. Insomma, una figura autorevole su cui il Partito Democratico ha puntato da tempo. Gli alleati di Abruzzo Insieme, però, hanno avanzato proposte ufficiose alternative, dall’ex rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico a Carlo Costantini, da Americo Di Benedetto all’attuale capogruppo del M5S, Francesco Taglieri Sclocchi. Proprio dal M5S potrebbero giungere i primi passi verso la definizione della vicenda, considerato che a breve avranno una importante riunione che coinvolgerà anche Giuseppe Conte. Passaggio fondamentale per la definizione di un candidato unitario.
Per quanto riguarda il PD, prevale l’obiettivo dell’unità della coalizione rispetto al nome, anche se il segretario regionale, Daniele Marinelli, su questo punto è chiaro: “Per noi Paolucci – spiega a IlCapoluogo.it – rappresenta il candidato ideale. Se qualcuno porrà veti, dovrà avanzare una proposta che possa superare la nostra e al momento l’unico nome ufficiale rimane quello di Paolucci”. Se il nome dell’ex assessore regionale dovesse essere in discussione, quindi, ci vorrà proposta altrettanto autorevole. Intanto il Movimento sembra non chiudere al confronto, così dall’incontro con Conte potrebbe arrivare un’indicazione importante.
Per Abruzzo Insieme si chiude quindi quella che il segretario PD Marinelli ha definito al microfono del capoluogo come “settimana interlocutoria”, che “ha dato il tempo alle forze della coalizione di confrontarsi internamente”. Ora però è tempo di trarre le conclusioni e la settimana prossima sarà decisiva. O si scioglieranno eventuali nodi intorno a Silvio Paolucci o bisognerà avanzare ufficialmente un’altra candidatura di valore “superiore”. Una bella sfida per gli alleati che ufficiosamente hanno avanzato diverse proposte, ma che ora dovranno ufficializzarle sul tavolo politico. A mio parere, difficile che il PD, azionista di maggioranza della coalizione, possa abdicare (a dispetto delle dichiarazioni di facciata) in favore di altro candidato rispetto al proprio. Inoltre, inutile ricordare il difficile rapporto tra Americo Di Benedetto, personalità politica di indiscutibile preparazione e di approccio politico sobrio e rassicurante che però al momento risulta senza “patria”, e lo stesso PD, dopo la corsa in solitaria alle disastrose comunali dell’Aquila, con un centrosinistra battuto al primo turno. Resta quindi Luciano D’Amico, ex rettore dell’Università di Teramo, proposta certamente autorevole, ma che a questo punto – se concreta – va ufficializzata, fermo restando la verifica di disponibilità finale del diretto interessato che, in quanto non organico ai partiti, a conti fatti potrebbe tranquillamente dire “no, grazie” per una competizione elettorale che al momento si presenta estremamente complicata per centrosinistra e alleati. Una battaglia ardua su cui Paolucci, bisogna riconoscerlo, sin da subito “ha messo la faccia”.

Più chiara invece la situazione invece sul fronte liste, per le quali il PD può contare su molti punti fermi e una schiera di sindaci pronti a dare battaglia. In provincia dell’Aquila, in particolare, si parte dalla riconferma di Pierpaolo Pietrucci, uomo di punta del PD aquilano, che dovrebbe correre in accoppiata con Rita Innocenzi, che si è conquistata “sul campo” la candidatura alle regionali, avendo sfidato alle politiche nientemeno che l’attuale premier, Giorgia Meloni, in un confronto secco all’uninominale L’Aquila-Teramo dalla storia segnata. La candidata del centrosinistra, però, ha affrontato la prova come si aspettava la coalizione: senza miracoli, ma con dignità. E questo le è valso una candidatura “vera”, alle regionali, con discrete possibilità di elezione.
A sostegno della lista del PD, inoltre, diversi sindaci e amministratori del territorio, a cominciare da Enzo Di Natale, artefice del “miracolo di Aielli”, piccolo centro dell’entroterra che diventa “diamante” grazie al fortunato esperimento di Borgo Universo e non solo. Un risultato straordinario che lo mette in prima linea, tra gli amministratori sulla rampa di lancio per la candidatura alle regionali. Con lui potrebbero esserci altri sindaci del territorio, tra cui Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie e Antonio Di Santo, sindaco di Opi.
Tutti in attesa di conoscere chi sarà il “condottiero” che li guiderà nello scontro con la squadra di Marco Marsilio, governatore uscente che prova il bis. In caso il centrodestra dovesse essere riconfermato per la seconda legislatura, sarebbe la prima volta nella storia recente della Regione Abruzzo, fino ad ora caratterizzata da pressoché perfetta alternanza tra i due schieramenti.

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