Cronaca

Fermato con il taser, aveva aggredito i Carabinieri dopo un litigio con la fidanzata

Aveva litigato con la fidanzata e all'arrivo delle Forze ha aggredito i Carabinieri. Fermato aquilano con il taser.

I Carabinieri dell’Aquila sono stati costretti ad usare il taser per fermare un uomo che aveva dato in escandescenaze dopo un litigio con la fidanzata.

L’uomo, un imprenditore aquilano 44enne, dopo il litigio con la fidanzata e l’arrivo delle Forze dell’Ordine aveva aggredito anche i carabinieri. L’episodio è accaduto in centro storico, lungo il Corso a cui hanno assistito diversi passanti che hanno allertato le forze dell’ordine. Per fermarlo sono stati costretti a usare il taser che ha buttato a terra l’uomo. A quel punto sono riusciti a fermarlo e a portarlo in auto.

Come riporta Il Messaggero, l’udienza di convalida si terrà questa mattina.

L’AQUILA – TASER UTILIZZATO DAI CARABINIERI. LA NOTA DEL SINDACATO CARABINIERI

Dalla stampa veniamo a conoscenza che i Carabinieri di L’Aquila, nel corso della serata di ieri, hanno utilizzato il taser per contenere le intemperanze di un uomo che si era reso autore di una aggressione nei confronti di una donna.
“Il taser è uno strumento tecnologico a basso impatto fisico che consente l’immobilizzazione di qualsiasi individuo che insiste in comportamenti violenti contro se stesso o verso altri” riferisce Roberto Di Stefano, segretario generale aggiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri, “l’utilizzo fa seguito a un addestramento specifico per permettere alle Forze dell’Ordine di utilizzarlo proprio per il suo essere arma di difesa non letale”.

Il TASER è qualificato come “arma propria” di difesa non letale. Il dispositivo è in grado di emettere impulsi elettrici tramite la proiezione di una coppia di dardi che rimane collegata all’arma per mezzo di fili conduttori e agisce inabilitando temporaneamente le funzioni motorie del soggetto colpito, mediante contrazione involontaria dei muscoli.

“Non si può certo prevedere il contesto nel quale si usa,” conclude Roberto Di Stefano, “in questo tipo di azioni si cerca di concludere rapidamente la minaccia violenta per mettere al sicuro sia chi mette in essere questi comportamenti che qualsiasi altra persona. Non credo si preferisca assistere a Carabinieri o Poliziotti che rimangano inerti ad osservare o che non agiscano in tempi rapidi per ristabilire la sicurezza pubblica. Da Cittadino mi preoccuperei più per come le Forze dell’ordine siano impiegate per controllare in maniera continua ed efficace l’ordine pubblico e rispondere immediatamente alle richieste di emergenza da parte delle Comunità. Da sindacalista, come già detto nel consiglio comunale, mi preoccupo che qualsiasi servizio sia eseguito in una cornice che assicuri sicurezza e serenità ai miei Colleghi”.

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