Pastorale, l’artista aquilano Daniele Breccia in mostra alla Galleria Italia

Bellezza, arte, tecnologia, vita e morte: “Pastorale”, la mostra dell’aquilano Daniele Breccia, alla Galleria Italia.
Sarà aperta al pubblico, fino a domenica 10 settembre, presso i locali della Galleria Italia, Corso Vittorio Emanuele II – 79 all’Aquila, la mostra personale dell’artista aquilano Daniele Breccia, a cura di Martina Sconci.
“Pastorale” è il titolo dell’esposizione che richiama la riflessione suggerita dal romanziere Philip Roth nel suo libro “Pastorale Americana” sulla società moderna e il suo ideale di perfezione che però nasconde profonde crisi esistenziali. Con quadri, video e installazioni Daniele Breccia presenta un profilo della società odierna con uno sguardo al ruolo che ha la tecnologia nel mondo attuale. “In un percorso che si snoda tra installazioni, video e opere pittoriche, l’artista esplora la relazione tra arte, bellezza, tecnologia, vita e morte, invitandoci a riconsiderare un sistema di valori che sembra consolidato”, scrive Martina Sconci.
Madrina della prima serata che si è svolta giovedì 7 settembre, l’attrice teatrale aquilana Alessia Fabiani. La mostra sarà visitabile fino 10 settembre dalle ore 10:00-13:00 e dalle 17:00 alle 20:00. L’esposizione è stata resa possibile grazie alla disponibilità di Air2bite e alla collaborazione con l’associazione culturale L’Aquila Young.
“Con Pastorale spero di lanciare due messaggi: riuscire a far vedere la nostra società attraverso l’arte e in che modo ci muoviamo rispetto a quelle che sono le aspettative della società”, spiega Breccia al Capoluogo.
Perchè lo spunto per il nome ‘Pastorale’ dal libro di Roth? “Nel romanzo i due protagonisti belli, ricchi e di successo devono confrontarsi con una tragedia, la figlia si macchia di un omicidio. Che cosa era andato storto nonostante una vita di benessere? Il problema era la società che li circondava. Partendo da qui ho voluto creare un quadro della società italiana. Dal rifacimento di uno dei fiorai notturni he si trovano a Roma, esteticamente bellissimi, ma il realtà frutto di un imbroglio. Alcune inchieste hanno svelato infatti che dietro questi fiorai c’è un racket legato al malaffare. In contemporanea c’è un video legato allo sviluppo delle tecnologie, rigirandolo ho voluto porre una domanda: quanto costa in vite umane arrivare dove siamo oggi?”.
In un’altra stanza della Galleria Italia invece c’è la parte pittorica, “Con alcuni lavori iper realisti, insieme a quadri astratti che danno idea della nostra società: i grossi marchi messi insieme ad opere storiche ridipinte in bianco e nero”, conclude.
