Sicurezza sul lavoro in Abruzzo, i dati Inail: calano gli incidenti, ma raddoppiano i morti

14 settembre 2023 | 00:51
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Sicurezza sul lavoro in Abruzzo, i dati Inail: calano gli incidenti, ma raddoppiano i morti

I dati INAIL Abruzzo da gennaio a luglio 2023: calano gli incidenti sul lavoro ma raddoppiano i morti: 18 vittime nel periodo di riferimento di quest’anno, rispetto ai 9 dello scorso anno. Dopo luglio le cose non sono andate meglio, 3 vittime a Casalbordino e una a L’Aquila.

I dati INAIL Abruzzo da gennaio a luglio 2023: calano gli incidenti sul lavoro ma raddoppiano i morti: 18 vittime nel periodo di riferimento di quest’anno, rispetto ai 9 dello scorso anno. Dopo luglio le cose non sono andate meglio, altre 3 vittime a Casalbordino e una a L’Aquila.

Con 18 vittime rispetto alle nove dello scorso anno, il periodo di gennaio-luglio 2023 fa registrare un netto incremento di morti sul lavoro in Abruzzo, a cui si aggiungono purtroppo le altre tre vittime alla Esplodenti Sabino di Casalbordino del 13 settembre e un altro incidente mortale ad agosto, questa volta a L’Aquila. Il riferimento è al 55enne morto schiacciato dal carico di un camion in un terreno privato sulla Mausonia. Il quadro emerge dai dati diffusi nei giorni scorsi dall’INAIL che paradossalmente vede un calo del numero degli incidenti del 30%. Se infatti nel nei primi sette mesi del 2022 erano stati 10.306, nel 2023 se ne sono contati 7.156. Di questi 1.483 si sono registrati in provincia dell’Aquila, 1.920 in quella di Teramo, 1.556 a Pescara e 2.197 a Chieti. Complessivamente le donne coinvolte sono state 2.568 pari al 36%. Nell’88% dei casi (6.294), gli infortuni sono avvenuti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, nei restanti 862 si è trattato di incidenti in itinere (cioè durante il percorso casa-lavoro). Il quadro del numero degli infortuni, però, è solo all’apparenza positivo: come detto, infatti, a raddoppiare, è drammaticamente il numero dei morti che dai 9 dello scorso anno sono passati a 18 in quello in corso.

Le vittime degli incidenti mortali (tutti uomini) sono state 7 in provincia di Teramo, 6 in quella di Chieti e 5 in quella di Pescara, mentre non ne sono stati registrati in quella dell’Aquila, dove però sono 2 gli incidenti mortali in itinere e 4 quelli che hanno coinvolto lavoratori stranieri. Per quanto riguarda i settori, continua ad avere il triste primato (nel 2023 con 16 morti) quello dell’industria, dei servizi e delle costruzioni, 2 invece quelli occorsi in agricoltura. Numeri che confermano, se mai ce ne fosse bisogno, quanto sia urgente affrontare il tema “sicurezza sul lavoro” risolvendo quei problemi che mettono quotidianamente a rischio la salute di troppe lavoratrici e troppi lavoratori. Sono necessari sforzi sia a livello nazionale che locale affinché si garantisca a tutte e tutti un lavoro sicuro e dignitoso e per far ciò è necessario l’aumento di ispezioni e verifiche, il rispetto delle normative e la costruzione di una vera cultura della sicurezza.

“Il nuovo monito del Presidente della Repubblica, la cui voce è tornata a levarsi per sottolineare che ‘non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro’ e che ‘la cultura della sicurezza deve permeare le Istituzioni, le parti sociali, i luoghi di lavoro’, – dichiara Daniele Marinelli, segretario del Partito Democratico abruzzese – giunge nella nostra regione in un contesto in cui molto è da fare, persino più che in tante altre parti d’Italia. Proprio in queste ore sono stati infatti diffusi i dati dell’Inail relativi ai primi sette mesi del 2023, da cui emerge che le morti sul lavoro sono state in Abruzzo 18: il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ da sottoscrivere perciò anche in particolare un altro passaggio del messaggio di Mattarella, quando parla di ‘deriva che causa troppe vittime’. Questo deve essere il nostro assillo, a ogni livello, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, dalla prevenzione ai controlli e alla formazione, per migliorare sensibilmente la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

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